giovedì 7 dicembre 2017

Il Sindaco Mario Pepe tranquillizza i cittadini sul diserbante usato nella Villa Comunale ma omette particolari sostanziali: volontà di minimizzare o semplice dimenticanza???

Per la seconda volta in pochi giorni, prima in una determina firmata dal responsabile dell’Ufficio tecnico Comunale e poi in un virgolettato del Sindaco Mario Pepe riportato dal “Il Mattino” di oggi 5 dicembre, l’Amministrazione Comunale di San Giorgio attribuisce l’ <eventuale presenza di sostanze inquinanti> alla <coltivazione tabacchicola intensiva> realizzata per molti anni nel terreno individuato per la costruzione della Villa Comunale e afferma di aver < disposto l’uso di diserbante autorizzato dalla legge e normalmente in commercio. Attendiamo riscontri per ultimare i lavori ed aprire la villa ai cittadini>
Ebbene, delle due l’una o il Sindaco e l’Arch. Fusco credono che i cittadini siano degli sciocchi sprovveduti oppure vogliono raccontarci la favoletta di Natale per sminuire l’entità del problema!
Mi spiego: è vero che gli esiti dei campionamenti dell’Arpac ci dicono che è alta la presenza di ∑ DD's (pesticidi organoclorurati) e che questo tipo di pesticidi entra nella composizione del DDT utilizzato nei decenni passati come insetticida in agricoltura, ma è vero anche che gli esiti dei campionamenti ci dicono tante altre cose che, in maniera consapevole o meno,l’Amministrazione ha preferito non sottolineare.
Primo: la presenza nel terreno di Berillio. Il Berillio è un elemento presente in natura e normalmente presente anche nel corpo umano, tuttavia alte concentrazioni di Berillio nel suolo e nell'acqua possono avere un impatto negativo sull'ambiente. L'Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro,infatti, ha designato il berillio ed i suoi composti come cancerogeni anche se l'esposizione ai normali livelli presenti in natura è improbabile che abbia effetti negativi sulla salute umana.
S, secondo la normativa vigente [TAB. 1, ART. 5,TITOLO V, PARTE IV DECR. LGSL. 152/06 Colonna A], la presenza in un terreno di Berillio in valori superiori ai 2 mg per Kg definisce l’area come inutilizzabile come parco pubblico. Il valore rinvenuto nel terreno della costruenda Villa Comunale di Via Aldo Moro è pari a 6,06 mg per kg, ovvero 3 volte superiore alla norma, e quindi il terreno di Via Aldo Moro oggetto di analisi ad oggi non può, se non previa bonifica, essere utilizzato come Villa Comunale.
Secondo: la presenza nel terreno di alte concentrazioni di Idrocarburi Policiclici Aromatici quali Benzo(a)Pirene, Indeno (1,2,3-c,d)Pirene, Benzo (G,h,i)Perilene. Si tratta di un complesso di composti chimici di cui il benzo(a)pirene è uno dei più conosciuti: queste sostanze si trovano in atmosfera come prodotto di processi pirolitici e di combustioni incomplete, con formazione di particelle carboniose che li assorbono e li veicolano, da impianti industriali, di riscaldamento e dalle emissioni di autoveicoli.
Gli I.P.A. sono generalmente composti persistenti, caratterizzati da un basso grado di idrosolubilità e da una elevata capacità di aderire al materiale organico. Il benzo(a)pirene in particolare, viene classificato, analogamente al benzene, come cancerogeno dalla International Agency for Research on Cancer. Il valore di benzo(a)pirene rinvenuto nel terreno della costruenda Villa Comunale di Via Aldo Moro è pari 0,591 mg per kg su un valore limite di 0,1 mg per Kg ovvero circa 6 volte più del limite consentito affinché l’area oggetto di analisi sia adibita a parco pubblico. Ciò significa che la Villa Comunale è stata collocata in un'area con un consistente inquinamento dell'aria e che quest'area è del tutto inadatta ad ospitare un parco pubblico, così come delineato nella normativa vigente.
Questi due dati, resi pubblici, peraltro, solo dopo la richiesta di accesso civico fatta dalla sottoscritta, evidenziano senza ombra di dubbio che quanto dichiarato dal Sindaco: < Attendiamo riscontri per ultimare i lavori ed aprire la villa ai cittadini> è inaccettabile, dal momento che prima di completare la Villa e renderla fruibile dai cittadini sarà necessario fare una bonifica del terreno.
E ora veniamo al Glifosato.
L’Ufficio tecnico Comunale ed il Sindaco affermano che il diserbante utilizzato, il DICOPHAR, non contiene glifosato, è autorizzato dalla legge e normalmente in commercio. E questo è vero.
Ma, anche qui, consciamente o meno, non vengono resi noti alcuni dettagli.
Il Dicophar contiene per ogni 100 g. di prodotto 6.59 g. di acido 2.4-diclorofenossiacetico, conosciuto con l’abbreviazione 2.4-D., un erbicida in commercio dal 1945 ed ampiamente utilizzato contro le erbe infestanti in agricoltura, in silvicoltura e in ambienti urbani e residenziali.
Ebbene, nel 2015 l’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro (Iarc) dell’Organizzazione mondiale della sanità, dopo aver dichiarato il glifosato “probabilmente cancerogeno per l’uomo” ha classificato il 2.4-D, come “potenzialmente cancerogeno per l’uomo”. La pericolosità di questo secondo erbicida si pone a un livello inferiore rispetto al glifosato, infatti nella descrizione troviamo l’avverbio “potenzialmente”, anziché “probabilmente”, tuttavia nella classifica di pericolosità il 2.4-D si colloca solo un gradino sotto il glifosato. La decisione dello Iarc è stata presa sulla base di prove che hanno ritenuto la sostanza “inadeguata” per l’uomo e “limitata” per gli animali. 
In conclusione, quindi, sia per il glifosato sia per il 2.4-D ci troviamo di fronte ad erbicidi autorizzati dalla legge e normalmente in commercio, come sostengono UTC e Sindaco, tuttavia entrambi hanno elevati profili di pericolosità. In pratica si verifica un caso simile a quello delle sigarette, legali e normalmente in commercio ma dichiarate cancerogene e dannose per chi fuma e per chi subisce il fumo passivo.
Sta di fatto che un’Amministrazione che si dice così attenta all’ambiente, tanto da dare la delega ad agricoltura e giardini ad un consigliere legato a Coldiretti, ai Mercati di Campagna Amica, alle campagne ambientali, avrebbe potuto tranquillamente scegliere un diserbante biologico o effettuare un diserbo manuale o meccanico invece di utilizzare un prodotto che da tempo è sotto osservazione per i suoi potenziali danni. Ma tant’è.
Questo è lo stato della situazione analizzata in maniera nuda e cruda sulla base dei dati in nostro possesso.
E sulla base di questa prima analisi, sembra difficile che questo parco pubblico possa veder la luce a breve termine.
E’ chiaro che come cittadina, come attivista del Meetup Amici di Beppe Grillo di San Giorgio e come firmataria dell’esposto alla Procura della Repubblica considero inaccettabile la superficialità dell’Amministrazione Comunale nell’affrontare i problemi già enormi di un parco pubblico che ancora deve aprire e continuerò a monitorare la situazione con l’aiuto prezioso di un gruppo di lavoro formato da avvocati, geologi, biologi e agronomi.
A parte, poi, sarà necessario affrontare la questione delle responsabilità di questo inquinamento, le responsabilità relative all’individuazione dell’ area di Via Aldo Moro come parco pubblico senza che sia stata prevista un’analisi del terreno che sancisse il rispetto della normativa vigente in tema di parchi pubblici e che mettesse in sicurezza la salute dei cittadini. Ma di questo parleremo nei prossimi giorni.
Un ultimo commento mi sia consentito riguardo all’azione delle opposizioni riguardo a questa situazione.
Si va dallo sproloquio del gruppo Ricci, che appare del tutto inutile e inadeguato, visto che la Villa Comunale di Via Aldo Moro ha visto la luce proprio sotto la sindacatura Ricci al totale disinteresse da parte del consigliera comunale del M5S, totalmente cieca riguardo ad una questione importantissima per la comunità sangiorgese e che il M5S nazionale, invece, sta affrontando da tempo.
Su Facebook e sulla stampa locale sono stati pubblicate note relative al fatto che la consigliera sangiorgese farebbe addirittura paura a Sindaci ed assessori di paesi limitrofi e che gli incontri con rappresentanti degli Enti Locali da lei organizzati vadano addirittura deserti tanto è il terrore che suscita.
Le consiglio vivamente di iniziare ad esercitare le sue doti di terrificante arpia a cominciare dall’assise in cui siede visto che finora la sua presenza e la sua azione sono risultate invisibili invece che invece che incutere paura!!!
A Mario Pepe, infine, una domanda non da Sindaco ma da nonno: ma in un parco in cui c’è un inquinamento di fondo e in cui è stato usato un diserbante potenzialmente cancerogeno ci porterebbe i suoi nipotini?

Nessun commento:

Posta un commento

I commenti saranno letti prima di essere pubblicati. Se off topic, non verrano pubblicati.

LinkWithin

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...