lunedì 27 marzo 2017

Lo Sportello Europa, dalla consigliera M5S altro fumo negli occhi dei sangiorgesi!!!

Apprendiamo dalla stampa locale che il Movimento Cinque Stelle di San Giorgio del Sannio “ha ideato la nascita dello “Sportello Europa”, un punto informativo inerente tutte le azioni e le misure previste dall’Unione europea per privati, società ed associazioni del territorio. Lo Sportello sarà aperto con cadenza bisettimanale nei locali messi a disposizione dal Comune di San Giorgio del Sannio all’interno della sede centrale di Piazza Municipio. Chiunque potrà accedere gratuitamente allo Sportello per ottenere informazioni relative a finanziamenti, opportunità lavorative, stage formativi, scambi culturali, sgravi, e quant’altro è previsto dai molteplici programmi di intervento allestiti dall’Unione europea.

Ebbene, sarebbe da sciocchi sostenere che non si tratta di un’iniziativa utile ed interessante, tuttavia, analizzando nel dettaglio le informazioni forniteci dal comunicato stampa della consigliera pentastellata e dopo aver fatto una serie di ricerche su iniziative del genere realizzate in tutta Italia dal M5S e non, abbiamo evidenziato diversi punti oscuri che necessitano di approfondimento.

Il primo: nella stragrande maggioranza dei Comuni italiani dove è attivo lo Sportello Europa o Ufficio Europa (basta fare una semplice ricerca su Google per averne conferma), trattasi di uno strumento pubblico, istituito dal Comune stesso con Delibera di Giunta Comunale, gestito dal Segretario Generale del Comune o da altro funzionario del settore Economia, in stretto collegamento con lo Sportello Unico per le Attività Produttive (SUAP) e spesso in collaborazione col FORMEZ o con Network europei di informazione come Eurodesk o Europa Lavoro.

Il secondo: laddove lo Sportello Europa nasce come iniziativa del M5S è completamente staccato dall’Ente Locale di riferimento ed è gestito da un europarlamentare del territorio presso il proprio ufficio locale, a Cosenza ad es è nato per iniziativa di Laura Ferrara presso la sede del suo ufficio territoriale [http://www.cn24tv.it/news/147059/fondi-e-bandi-europei-inaugurato-a-cosenza-uno-sportello-informativo.html], a Taranto per iniziativa di Rosa D’Amato [http://www.damatorosa.eu/a-taranto-nasce-lo-sportello-fondi-europei-e-microcredito/] , a Salerno per iniziativa di Isabella Adinolfi [http://www.m5ssalerno.it/salerno-bruxelles-andata-ritorno-informiamo-i-cittadini-sui-finanziamenti-europei/]

Ciò premesso, viene spontaneo chiedersi: perché a San Giorgio del Sannio viene inaugurata una sorta di “forma Ibrida” dello Sportello Europa che ad oggi costituisce un unicum nell’ambito delle iniziative del M5S? 

A Cinisello Balsamo ad es., sulla base di una ricerca, promossa dall’Osservatorio Egov del Politecnico di Milano, secondo la quale il 28,5% dei Comuni italiani usufruisce di un contributo medio di 543mila euro, derivato da progetti finanziati con i fondi europei e, per ottenere questi fondi, il 93% di queste amministrazioni ha istituito un Ufficio Europa che ha lo scopo di scorrere i bandi e identificare quelli utili alle proprie necessità, il M5S locale si sta impegnando perché sia il Comune ad istituire un proprio sportello [http://www.nordmilano24.it/2017/02/07/movimento-5-stelle-ufficio-europa/

Perché la consigliera sangiorgese non si è mossa in tal senso anche lei? Da dove parte questo progetto? Dove si può leggere tutto il materiale di approfondimento nonché la discussione condivisa che hanno portato a tale iniziativa?
Infine, come mai si è preferito aprire lo sportello in un paesino di 10.000 abitanti, privo di attrattive economiche e lavorative, la cui popolazione è composta in gran parte di anziani e bambini e non a Benevento, capoluogo di provincia, centro nevralgico delle attività economiche, sede dell’Università, del Conservatorio, delle maggiori società di investimenti e crocevia delle attività di tutto il Sannio, dove, peraltro, sappiamo che l’Europarlamentare Pedicini ha un ufficio locale?

Riteniamo l’iniziativa valida, lo ripetiamo, ma se il modus operandi dovesse essere quello che sta ispirando la sua molto magra attività istituzionale, ovvero la totale assenza di trasparenza, di partecipazione e di interazione con la cittadinanza sangiorgese, dubitiamo vivamente che questo sportello possa realizzare l’obiettivo che si prefigge, ovvero superare “la distanza che separa i cittadini dalle istituzioni comunitarie”!
Del resto, come potrebbe contribuire ad avvicinare la comunità di Sa Giorgio alle istituzioni europee colei a questa stessa comunità nasconde i suoi atti ufficiali, i suoi rendiconti, e tutto quanto riguarda se stessa e la lista che l’ha sostenuta alle scorse elezioni (oltre ad essere scarsamente presente sul territorio)???

La nostra impressione è che la consigliera pentastellata continui a muoversi nell’ambito della politica della fuffa, come è stato per la questione Alto Calore e per il Piano Comunale rifiuti, ricorrendo a mezzucci da campagna elettorale da prima repubblica per far parlare di sé sfruttando iniziative altrui per le quali non ha mosso un dito.
Tuttavia, non vogliamo trarre conclusioni affrettate : il nostro fiato sul collo continuerà senza sosta anche perché sarà interessante sapere l’impatto che questo sportello avrà sullo sviluppo economico e lavorativo, individuale e aziendale nell’area sangiorgese… sempre che la consigliera questi dati vorrà renderli noti!




martedì 21 marzo 2017

I MAGNIFICI TRE DI SAN GIORGIO DEL SANNIO: MAIO, MAUTA E LA MONNEZZA

Ancora una volta la consigliera del M5S di San Giorgio del Sannio ha perso una buona occasione per stare zitta!!!
Ha finito con l’acqua ed ora inizia con i rifiuti!
Scrive e pubblica, peraltro solo sul profilo Facebook, esclusivamente comunicati stampa mentre ai cittadini non è dato di sapere, sin dall’inizio della sua consiliatura, quali sono gli atti ufficiali da lei prodotti in qualità di consigliere di minoranza sui temi in questione!!!
L’ultimo in ordine di tempo è stato quello sui rifiuti, in risposta alla nota dell’Assessore al ramo Mauta.

Ma è mai possibile che questa signora sappia parlare solo per slides di renziana memoria???
E ancora, è mai possibile, che tutto quello che accade di buono, guarda caso è merito suo?

Qualche mese fa ci ha comunicato che l’acqua è tornata nei rubinetti di San Giorgio grazie al fatto che è stata lei e solo lei ad accompagnare, udite bene, “accompagnare”, un parlamentare del M5S a consegnare un esposto al Tribunale contro Alto Calore.
Adesso ci comunica che se la tassa sui rifiuti aumenta è colpa del Comune mentre se verranno installate le compostiere di comunità è merito esclusivamente suo perché solo lei sta dalla parte dei cittadini.
Omette, tuttavia, di dire che tutto il lavoro sulle compostiere mica lo ha fatto lei!!!
Il suo unico compito è stato esclusivamente quello di copiare una mozione preparata da un gruppo di lavoro del M5S Senato e presentarla al Comune, salvo poi mettere una bandierina su questa azione e prendersene il merito, rivolgendosi subito alla stampa per diffondere cotanta notizia!!!
In realtà, la richiesta affinché il Comune di San Giorgio esprimesse la propria manifestazione di interesse al decreto regionale che prevede le compostiere di comunità, è stata presentata anche da altri gruppi civici, per cui, ove tale iniziativa si concretizzasse, sarebbe quanto meno frutto di una battaglia condivisa!
Altro che stare dalla parte dei cittadini, la priorità della consigliera pentastellata è stata quella di andare immediatamente alla ricerca di un riconoscimento pubblico dell’iniziativa, pavoneggiandosi per qualcosa per la quale non ha mosso un dito!!!

Siamo di fronte all’apoteosi dell’apparire sull’essere, della fuffa sui fatti, altro che le sue citazioni sullo stile e sulle presunte offese dell’Assessore Mauta.
A noi pare che, fino a prova contraria, il delirio da tastiera della consigliera pentastellata sia una realtà di fatto come una realtà di fatto è che non sappiamo nulla dei suoi emolumenti, dei suoi rendiconti, delle sue mozioni, interrogazioni, ordini del giorno, e di tutto quanto riguarda la passata campagna elettorale, lista in primis.
Inoltre è sotto gli occhi di tutti il fatto che lei si interessi esclusivamente di ottenere un consenso facile, costruito sui selfie, sugli annunci e sul fatto che anche un’azione insignificante come accompagnare un Parlamentare in Tribunale diventi un’azione politica che in realtà non è.
Laddove, invece, ci dovrebbe essere del suo, frutto del suo lavoro istituzionale, non c’è nulla e questo ci dà la misura di un modus operandi ben lontano dai principi ispiratori del M5S.



martedì 14 marzo 2017

La politica della FUFFA ovvero le note stampa a fotocopia ella consigliera M5S di San Giorgio del Sannio!!!

Sembra che la consigliera pentastellata del Comune di San Giorgio del Sannio, invece di rispettare gli impegni assunti all'atto dell'elezione si sia data all'enigmistica. 
Eh sì, proprio all'enigmistica: ricordate quel gioco in cui bisogna individuare le differenze tra due immagini? 
Ebbene, come si può osservare dalle immagini postate qui sotto(che fanno riferimento ad una nota stampa sui rifiuti del 14 febbraio scorso e ad una, sempre sui rifiuti, di sabato 11 marzo) possiamo osservare il certosino impegno della consigliera a cambiare giusto giusto qualche parola, a fare un timido accenno al compostaggio, a citare i nomi delle ditte partecipanti alla gara, mentre l'impianto generale è sempre lo stesso: praticamente si tratta di due comunicati stampa fotocopia a distanza di un mese l'uno dall'altro. 


Non è la prima volta che lo ribadiamo ma questa POLITICA DELLA FUFFA GIORNALISTICA non fa parte degli impegni elettorali presi con i cittadini sangiorgesi!!! 

FUFFA, SOLO FUFFA, NIENT'ALTRO CHE FUFFA!!! 
DOVE SONO GLI ATTI AMMINISTRATIVI A SOSTEGNO DI TUTTE QUESTE BELLE PAROLE??? 
Ad oggi nel portale Rousseau, peraltro accessibile solo agli iscritti al M5S, sono presenti solo 12 atti prodotti in 10 mesi di consiliatura mentre sul sito delle liste civiche possiamo trovare solo comunicati stampa. 

Un'attività amministrativa davvero minima, considerato che nessuno di questi pochi atti ha avuto rilevanza nell'ambito della gestione della res publica nel nostro Comune. 
Se questa consigliera è il meglio che il M5S ha ritenuto di individuare a San Giorgio del Sannio, siamo davvero rovinati!!! 






Consulta delle donne, uno strumento superato: a San Giorgio del Sannio si poteva e si doveva fare di più

Il Comune di San Giorgio del Sannio ha celebrato l'8 marzo, la Giornata internazionale della donna attraverso la prima seduta pubblica della Consulta delle Donne, recentemente istituita nel nostro Comune. 
Nel manifesto che pubblicizza l’evento leggiamo che essa “dovrà essere un organismo libero e volontario di elaborazione di tutte le tematiche afferenti al mondo femminile e un laboratorio di collaborazione e accompagnamento delle problematiche e delle proposte amministrative” e, poche righe più sotto, apprendiamo che il Sindaco stesso porgerà alle presenti gli auguri per la “Festa della Donna”. 
Con tutto il rispetto, gentile Sindaco, credo che questo organismo, che nella maniera più ovvia di questo mondo, inizia il suo percorso l’8 marzo e che le fornisce l’occasione per fare gli auguri per la “FESTA della donna” (festa, si badi bene, con tutto il sapore commerciale che questo termine si porta dietro) a tutte le presenti sia quanto di più superato e perfino inutile si potesse creare. 
Sono, infatti, fermamente contraria, e mi sia consentito sostenerlo a voce alta, all’idea di una consulta femminile dal momento che essa non solo non risolve il problema della rappresentanza femminile nelle istituzioni, ma finisce per creare una sorte di ghetto dove la “casta” delle donne viene mantenuta in un perenne stato di inferiorità. 
Possibile che non sia servito a nulla l’invito di Simone de Beauvoir a “spezzare il cerchio”? 
Le donne devono liberarsi dall’isolamento dei comitati femminili per aprirsi alla società tutta, coinvolgendo soprattutto le giovani generazioni in percorsi educativi volti a promuovere la parità di genere, l’educazione alle differenze, l’uguaglianza dei diritti, a contrastare le espressioni stereotipate che facciano prevalere la superiorità o l’inferiorità di un sesso sull’altro, a combattere le violenze, i pregiudizi e le discriminazioni collegate. 
A tal fine sarebbe stato ben più interessante, secondo il mio modesto parere, istituire una Commissione Pari Opportunità aperta anche agli uomini dal momento che il primo passo per la parità è proprio partire dal principio che uomini e donne sono, in egual misura, responsabili dell'obiettivo politico della parità tra genere. 
Tale commissione avrebbe dovuto avere come obiettivo nel breve periodo quello di approfondire la conoscenza di quello che è lo stato della parità nell’area amministrativa, rivolgendo in particolare la propria attenzione alla “Carta europea per l’uguaglianza e la parità delle donne e degli uomini nella vita locale”[http://www.ccre.org/docs/charte_egalite_it.pdf], scritta dal Consiglio dei Comuni e delle Regioni d'Europa nel quadro del V Programma di azione comunitaria per l’uguaglianza delle donne e degli uomini. 
Questa Carta, oltre a sancire alcuni principi fondamentali quali la parità delle donne e degli uomini intesa come diritto fondamentale, l’eliminazione delle discriminazioni multiple e degli ostacoli alla parità, la partecipazione equilibrata delle donne e degli uomini alle decisioni intesa come preliminare della società democratica, l’eliminazione degli stereotipi sessuali,l’inserimento della dimensione di genere in tutte le attività degli enti locali e regionali, invita, e qui sta la novità importante di questo strumento, gli enti territoriali a utilizzare i loro poteri e i loro partenariati per la redazione e realizzazione di un Piano di azione locale per la parità di donne e uomini fatto di programmi ed azioni specifiche a livello locale per garantire la piena realizzazione delle pari opportunità tra donna e uomo e per promuovere e attuare strumenti di prevenzione e di rimozione delle discriminazioni . 
Questo Piano, da realizzare secondo la Carta entro e non oltre i due anni con la fattiva sinergia tra amministratori locali, dipendenti comunali, scuola, medici di base e specialisti, esperti di economia e di comunicazione, etc , dovrebbe essere l’obiettivo nel lungo Periodo della Commissione suddetta. 
In Italia hanno fatto questa scelta già diverse Regioni (tra le quali Toscana, Lazio, Calabria, Campania, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, Sicilia), Province (La Spezia, Udine, Cesena) e Comuni, in tutto più di 300 Enti Locali, e sicuramente,in questo periodo di ristrettezze economiche, non è facile per un’Ente investire risorse per il raggiungimento della parità di genere. 
Tuttavia, non si può non considerare che tali investimenti costituiscono le basi di una sfida culturale e sociale a lungo termine cui gli amministratori locali non possono e non devono sottrarsi se veramente vogliono determinare un cambiamento sostanziale nella vita della propria comunità. 
Il Comune di San Giorgio del Sannio, invece, sembra gravitare ancora in una dimensione più teorica che pratica, una dimensione che predilige piccole azioni con altrettanto piccoli effetti sul breve periodo invece che azioni mirate e di efficacia nel lungo periodo. 
Ed è scoraggiante che nessuna delle donne presenti in consiglio comunale, peraltro tutte giovani ed impegnate nei più svariati ambiti, abbiano avvertito l’esigenza di proporre un programma di azioni che non si limitino, come si legge nel Regolamento della Consulta approvato lo scorso 24 ottobre 2016 con delibera nr. 24, a valorizzare la presenza ed i contributi specifici delle donne nella collettività ed a rimuovere gli ostacoli che possono costituire discriminazione nei loro confronti, bensì a GARANTIRE la presenza ed i contributi specifici di entrambi i generi nella collettività ed a RIMUOVERE GLI OSTACOLI che possono costituire discriminazione nei confronti della loro partecipazione.
Ed è altrettanto scoraggiante osservare che non si sia spesa una sola parola sul fatto che “per giungere all’instaurarsi di una società fondata sulla parità, è fondamentale che gli enti locali e regionali integrino completamente la dimensione di genere nelle proprie politiche, nella propria organizzazione e nelle relative procedure… “ e che “ Nel mondo di oggi e di domani, una effettiva parità tra donne e uomini rappresenta inoltre la chiave del successo economico e sociale - non soltanto a livello europeo o nazionale ma anche nelle nostre Regioni, nelle nostre Città e nei nostri Comuni” [introduzione alla Carta europea per l’uguaglianza e la parità delle donne e degli uomini nella vita locale]. 
Il compito degli amministratori di maggioranza e di opposizione ma anche quello dei cittadini attivi è di dare vita ad azioni concrete per il miglioramento e la crescita a 360° di una comunità, pertanto, sempre in un’ottica collaborativa e propositiva, mi sia consentito proporre un cambio di rotta nell’affrontare il tema delle pari opportunità attraverso l’analisi dei numerosi esempi presenti in Italia (basta fare una semplice ricerca su Google per venirne a conoscenza), con particolare attenzione ai Comuni delle Regioni Veneto, Emilia Romagna, Toscana, all’avanguardia i tema di parità di genere, al fine di aderire, poi, alla Carta europea per l’uguaglianza e la parità delle donne e degli uomini nella vita locale. 
Se tanti Comuni in Italia lo hanno già fatto, vuol sicuramente dire che le mie idee non sono frutto di allucinazioni ma che un approccio nuovo per la promozione ed attuazione del diritto alla parità è veramente possibile.

Elvira Santaniello

sabato 4 marzo 2017

L'amministrazione risponde alle nostre domande sul numero di migranti presenti in paese

Il 16 febbraio scorso, su richiesta di alcuni concittadini, abbiamo chiesto al Sindaco e all'assessore alle politiche sociali informazioni sulla situazione migranti a San Giorgio e sulla possibilità di nuovi arrivi incontrollati.
Di seguito pubblichiamo la risposta ricevuta da parte dei nostri amministratori.
N. B. sulla questione dell'accoglienza, abbiamo ancora una volta sottoposto all'attenzione dell'amministrazione l'ipotesi di aderire al MANIFESTO PER UNA RETE CAMPANA DEI PICCOLI COMUNI DEL WELCOME, ideato e redatto dalla CARITAS DIOCESANA DI BENEVENTO al fine di rafforzare la coesione sociale nel nostro territorio e migliorare la qualità della vita delle fasce più deboli della popolazione.


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