lunedì 21 novembre 2016

E venne il grande giorno dell'affidamento del servizio di refezione scolastica!!!

E venne il grande giorno dell'affidamento del servizio di refezione scolastica a San Giorgio del Sannio!

Con Determina nr.517/06 del 18/11/2916 il dirigente responsabile del servizio appalti della Provincia di Benevento, Stazione Unica Appaltante, ha sottoscritto l'approvazione dei verbali e l'aggiudicazione provvisoria dell'appalto relativo al servizio di mensa scolastica all'impresa OMNIA PLUS SOCIETÀ COOPERATIVA .

Per opportuna conoscenza, si rileva che la Omnia Plus è la stessa ditta cui era affidato il servizio negli anni precedenti e la stessa cui il Comune aveva affidato temporaneamente il servizi nelle more dell'aggiudicazione del nuovo appalto.

A questo proposito è importante ricordare che l'affidamento temporaneo è avvenuto con una procedura che sembra non aver rispettato il Nuovo Codice degli Appalti per quanto riguarda i principi della rotazione tra imprese e della concorrenza e che, per verificarne la legittimità, abbiamo già provveduto a richiedere un parere all'ANAC.

Tutto ciò premesso, ci pare un caso davvero fortunato che ad aggiudicarsi l'appalto definitivo sia stata proprio la stessa ditta alla quale il Comune aveva affidato direttamente l'appalto temporaneo, ovvero quello che sembrerebbe essere stato affidato senza rispettare il nuovo codice degli appalti.

Un caso fortunato che analizzeremo a fondo, a partire dall'accesso a tutta la documentazione amministrativa relativa alla gara e quella riguardante l'offerta tecnica ed economica da parte della ditta aggiudicataria e delle altre ditte partecipanti.




giovedì 17 novembre 2016

La disinformazione sui voucher corre su Facebook!

C'è qualcuno (indovinate chi) che sta creando confusione sull'utilizzo dei voucher lavoro.
Sarebbe bastato STUDIARE prima di parlare per evitare questo inconveniente.
Cmq, è bene fare chiarezza sia sulla definizione di VOUCHER che su quella di LAVORO ACCESSORIO.

Il lavoro accessorio, almeno con riferimento al nostro attuale ordinamento nazionale, è stato introdotto al D.Lgs. n. 273/2003, che, con il Capo II, disciplina «prestazioni occasionali di tipo accessorio».
Consiste in una particolare modalità di prestazione lavorativa la cui finalità è quella di regolamentare quelle prestazioni lavorative, definite appunto accessorie, che non sono riconducibili a forme tipiche di contratto di lavoro in quanto svolte in modo saltuario e occasionale nonché tutelare situazioni 
non espressamente ed appositamente regolamentate dal legislatore, assicurando ai prestatori di lavoro minime tutele previdenziali ed assicurative.
Al tempo della sua introduzione il lavoro accessorio si presentava in maniera ambigua e di difficile individuazione concreta, non essendo oggettivamente chiaro quale potesse essere una prestazione accessoria e occasionale.
Sono stati la legge n. 92/2012 (c.d. riforma “Fornero”) ed il D.L. n. 6/2013, convertito nella legge 9 agosto 2013, n. 99, a imporre una radicale trasformazione della originaria disciplina del lavoro accessorio
Infatti, anzitutto, la legge n. 92/2012, pur ribadendo la natura meramente occasionale dei rapporti di lavoro accessorio, ha eliminato l’elenco
di attività previste dalla disciplina previgente e, adottando un criterio più propriamente economico e quantitativo, ha stabilito che si definisce “lavoro accessorio” quello per il quale il prestatore di lavoro, nel corso dell’anno solare, non percepisse più di euro 5.000 netti complessivi (ora elevato a 7000) e non più di euro 2.000 netti da ciascun committente (imprenditore o professionista).
Dunque, con la legge n. 92/2012 i buoni lavoro sono estesi a «tutti i settori produttivi compresi gli enti locali».
Ma la successiva legge n. 99/2013, che ha convertito il D.L n. 76/2013, è giunta a modificare la natura stessa del lavoro accessorio.
Infatti, confermando una “interpretazione” dell’istituto già formulata dal Ministero del lavoro con la circolare n. 4/2013, ha eliminato dalla definizione delle prestazioni di lavoro accessorio (comma 1, dell’art. 70 del D.Lgs. n. 276/2003) il riferimento alla «natura meramente occasionale».

Pertanto tale tipologia di lavoro è stata definita dai soli limiti economici dei compensi, prescindendo invece - ciò che più conta - dalla tipologia dell' attività svolta, potendo identificarsi dunque con l’insieme delle prestazioni lavorative (non più meramente occasionali!) «che non danno luogo, con riferimento alla titolarità dei committenti, a compensi superiori a 7.000 euro nel corso di un anno solare» e, con riferimento allo specifico committente,a un compenso superiore a 2.000 euro.
Il pagamento della prestazione accessoria avviene solo attraverso lo strumento fisso e immodificabile dei “buoni lavoro” (voucher), nel senso che non sono ammesse modalità retributive diverse, perlomeno se si vuole rientrare nella disciplina e nelle tutele (pur ridotte) del lavoro accessorio.
Tutto ciò premesso, al netto del fatto che il lavoro accessorio costituisce un'anomalia nel sistema giuslavoristico e che necessita di una più compiuta armonizzazione con l'ordinamento giuridico attuale,NON ESISTONO PROFILI DI DI ILLEGITTIMITA' NELL'UTILIZZO DEI VOUCHER PER LAVORI ANCHE NON OCCASIONALI, dal momento che il riferimento alla «natura meramente occasionale»non esiste più. A conferma di ciò, cito l'esempio del Comune di Rodigo, nel Mantovano. Qui la giunta ha deciso di chiudere il contratto di igiene urbana con la partecipata Mantova Ambiente e di provvedere autonomamente al servizio anche con lavoratori pagati a voucher. I sindacati hanno protestato e Mantova Ambiente ha fatto ricorso. Alla fine, il Consiglio di Stato ha dato ragione alla giunta di Rodigo, chiarendo che, stanti le ultime disposizioni,Il Comune non ha fatto un uso distorto del voucher.
In conclusione, sia chiaro: NON SIAMO AFFATTO D'ACCORDO CON QUESTA PRECISA SCELTA DEGLI ULTIMI GOVERNI CHE SI SONO SUCCEDUTI DI ABDICARE ALLA COSTITUZIONE, CHE IMPONE ALLO STATO IL RUOLO DI GARANTE DEI DIRITTI MINIMI ANCHE SUL LAVORO COME QUELLO AD UN'ESISTENZA LIBERA E DIGNITOSA!!!
L’articolo 36 ad es. recita: “Il lavoratore ha diritto al riposo settimanale e a ferie annuali retribuite, e non può rinunziarvi”. Questi diritti fondamentali non sono riconosciuti per legge nel lavoro accessorio, soprattutto se retribuito a voucher. L’esplosione di questo fenomeno, esondato anche nella Pubblica Amministrazione è un fatto grave e soprattutto non è un effetto collaterale ma il preciso risultato di scelte legislative sbagliate, imposte negli ultimi anni dalle politiche di austerità comuni a diversi Paesi europei.
Fortunatamente, questa non è una condizione irreversibile, ma, per eliminarla sarà necessario un cambiamento di rotta a 360° sulle politiche economiche e del lavoro che, ad oggi, si può realizzare solo ed esclusivamente con un Governo a 5 Stelle.
Fino a quando ciò non accadrà, si deve OGGETTIVAMENTE prendere atto che i voucher rappresentano quindi il modo attraverso cui negli enti locali si prova a mediare tra bisogni sociali ed esigenze di bilancio.
NON E' QUELLO CHE VOGLIAMO PERO' E' QUELLO CHE C'E' ATTUALMENTE SUL PIATTO DELLA BILANCIA.
NOSTRO COMPITO SARA' QUELLO DI VIGLIARE SULLA TRASPARENZA DELLE OPERAZIONI E DELLE GRADUATORIE, COSA CHE FAREMO PER QUANTO RIGUARDA IL COMUNE DI SAN GIORGIO DEL SANNIO.

La disinformazione sui voucher corre su Facebook!

C'è qualcuno (indovinate chi) che sta creando confusione sull'utilizzo dei voucher lavoro.

Sarebbe bastato STUDIARE prima di parlare per evitare questo inconveniente.
Cmq, è bene fare chiarezza sia sulla definizione di VOUCHER che su quella di LAVORO ACCESSORIO.

Il lavoro accessorio, almeno con riferimento al nostro attuale ordinamento nazionale, è stato introdotto al D.Lgs. n. 273/2003, che, con il Capo II, disciplina «prestazioni occasionali di tipo accessorio».
Consiste in una particolare modalità di prestazione lavorativa la cui finalità è quella di regolamentare quelle prestazioni lavorative, definite appunto accessorie, che non sono riconducibili a forme tipiche di contratto di lavoro in quanto svolte in modo saltuario e occasionale nonché tutelare situazioni 
non espressamente ed appositamente regolamentate dal legislatore, assicurando ai prestatori di lavoro minime tutele previdenziali ed assicurative.
Al tempo della sua introduzione il lavoro accessorio si presentava in maniera ambigua e di difficile individuazione concreta, non essendo oggettivamente chiaro quale potesse essere una prestazione accessoria e occasionale.
Sono stati la legge n. 92/2012 (c.d. riforma “Fornero”) ed il D.L. n. 6/2013, convertito nella legge 9 agosto 2013, n. 99, a imporre una radicale trasformazione della originaria disciplina del lavoro accessorio
Infatti, anzitutto, la legge n. 92/2012, pur ribadendo la natura meramente occasionale dei rapporti di lavoro accessorio, ha eliminato l’elenco
di attività previste dalla disciplina previgente e, adottando un criterio più propriamente economico e quantitativo, ha stabilito che si definisce “lavoro accessorio” quello per il quale il prestatore di lavoro, nel corso dell’anno solare, non percepisse più di euro 5.000 netti complessivi (ora elevato a 7000) e non più di euro 2.000 netti da ciascun committente (imprenditore o professionista).
Dunque, con la legge n. 92/2012 i buoni lavoro sono estesi a «tutti i settori produttivi compresi gli enti locali».
Ma la successiva legge n. 99/2013, che ha convertito il D.L n. 76/2013, è giunta a modificare la natura stessa del lavoro accessorio.
Infatti, confermando una “interpretazione” dell’istituto già formulata dal Ministero del lavoro con la circolare n. 4/2013, ha eliminato dalla definizione delle prestazioni di lavoro accessorio (comma 1, dell’art. 70 del D.Lgs. n. 276/2003) il riferimento alla «natura meramente occasionale».

Pertanto tale tipologia di lavoro è stata definita dai soli limiti economici dei compensi, prescindendo invece - ciò che più conta - dalla tipologia dell' attività svolta, potendo identificarsi dunque con l’insieme delle prestazioni lavorative (non più meramente occasionali!) «che non danno luogo, con riferimento alla titolarità dei committenti, a compensi superiori a 7.000 euro nel corso di un anno solare» e, con riferimento allo specifico committente,a un compenso superiore a 2.000 euro.
Il pagamento della prestazione accessoria avviene solo attraverso lo strumento fisso e immodificabile dei “buoni lavoro” (voucher), nel senso che non sono ammesse modalità retributive diverse, perlomeno se si vuole rientrare nella disciplina e nelle tutele (pur ridotte) del lavoro accessorio.
Tutto ciò premesso, al netto del fatto che il lavoro accessorio costituisce un'anomalia nel sistema giuslavoristico e che necessita di una più compiuta armonizzazione con l'ordinamento giuridico attuale,NON ESISTONO PROFILI DI DI ILLEGITTIMITA' NELL'UTILIZZO DEI VOUCHER PER LAVORI ANCHE NON OCCASIONALI, dal momento che il riferimento alla «natura meramente occasionale»non esiste più. A conferma di ciò, cito l'esempio del Comune di Rodigo, nel Mantovano. Qui la giunta ha deciso di chiudere il contratto di igiene urbana con la partecipata Mantova Ambiente e di provvedere autonomamente al servizio anche con lavoratori pagati a voucher. I sindacati hanno protestato e Mantova Ambiente ha fatto ricorso. Alla fine, il Consiglio di Stato ha dato ragione alla giunta di Rodigo, chiarendo che, stanti le ultime disposizioni,Il Comune non ha fatto un uso distorto del voucher.
In conclusione, sia chiaro: IO NON SONO AFFATTO D'ACCORDO CON QUESTA PRECISA SCELTA DEGLI ULTIMI GOVERNI CHE SI SONO SUCCEDUTI DI ABDICARE ALLA COSTITUZIONE, CHE IMPONE ALLO STATO IL RUOLO DI GARANTE DEI DIRITTI MINIMI ANCHE SUL LAVORO COME QUELLO AD UN'ESISTENZA LIBERA E DIGNITOSA!!!
L’articolo 36 ad es. recita: “Il lavoratore ha diritto al riposo settimanale e a ferie annuali retribuite, e non può rinunziarvi”. Questi diritti fondamentali non sono riconosciuti per legge nel lavoro accessorio, soprattutto se retribuito a voucher. L’esplosione di questo fenomeno, esondato anche nella Pubblica Amministrazione è un fatto grave e soprattutto non è un effetto collaterale ma il preciso risultato di scelte legislative sbagliate, imposte negli ultimi anni dalle politiche di austerità comuni a diversi Paesi europei.
Fortunatamente, questa non è una condizione irreversibile, ma, per eliminarla sarà necessario un cambiamento di rotta a 360° sulle politiche economiche e del lavoro che, ad oggi, si può realizzare solo ed esclusivamente con un Governo a 5 Stelle.
Fino a quando ciò non accadrà, si deve OGGETTIVAMENTE prendere atto che i voucher rappresentano quindi il modo attraverso cui negli enti locali si prova a mediare tra bisogni sociali ed esigenze di bilancio.
NON E' QUELLO CHE VOGLIAMO PERO' E' QUELLO CHE C'E' ATTUALMENTE SUL PIATTO DELLA BILANCIA.
NOSTRO COMPITO SARA' QUELLO DI VIGLIARE SULLA TRASPARENZA DELLE OPERAZIONI E DELLE GRADUATORIE, COSA CHE FAREMO PER QUANTO RIGUARDA IL COMUNE DI SAN GIORGIO DEL SANNIO.

mercoledì 16 novembre 2016

Ben vengano i voucher lavoro del Comune ma attenzione agli abusi!!!

Degli attivisti del Meetup Amici di Beppe Grillo di San Giorgio del Sannio spesso si è detto che hanno sempre da dire su tutto. 
Detto in termini nobili, qualcuno pensa che siamo molto più spesso pars destruens che pars contruens

Ebbene, questa volta chi legge potrà verificare che non è così.

Oggi, infatti, non abbiamo problemi ad affermare che l'AVVISO PUBBLICO PER LA RICERCA DI PERSONALE PER LO SVOLGIMENTO DI LAVORO OCCASIONALE DI TIPO ACCESSORIO, pubblicato dal Comune di San Giorgio è un'utile iniziativa predisposta degli amministratori Sangiorgesi per venire incontro alle fasce deboli della popolazione.

Certo avremmo preferito che venisse realizzato, ad esempio, un esperimento di reddito di cittadinanza comunale come a Livorno, dove i beneficiari, a fronte di un contributo mensile di 500 euro per 6 mesi devono rendersi disponibili a svolgere lavori socialmente utili per almeno 4 ore settimanali o progetti culturali, artistici, sociali, ambientali o formativi per un massimo di 8 ore a settimana. Tuttavia, in tempo di vacche magre, non disdegno di rinunciare al massimo obiettivo e di accettare il male minore ovvero un'iniziativa che, pur con le sue evidenti criticità
Almeno, con i 7,50 euro ad ora del voucher una persona riesce a racimolare il corrispettivo per fare la spesa o per pagare una bolletta…

Ciò detto, in attesa che anche la consigliera pentastellata, magari tra un selfie ed un altro, trovi il, tempo per per ricordarsi che quella sul reddito di cittadinanza, anche comunale, è una delle più grosse battaglie del Movimento e che uno dei motti più usati è “Nessuno deve rimanere indietro”, il nostro invito agli amministratori sangiorgesi è quello di presentare alla Regione Campania proposte adeguate allo strumento, al fine di non determinare abusi nell'utilizzo dei voucher stessi.
In teoria, infatti, i voucher servirebbero a pagare lavori occasionali, invece, capita sempre più spesso che nella Pubblica Amministrazione vengano usati anche per remunerare impieghi strutturali, qualificati e che richiedono responsabilità .

In questo modo, gli enti locali falcidiati dai tagli, usano la scorciatoia dei voucher fornitagli dal governo stesso.

E' il caso ad esempio di Cavriago, in provincia di Reggio Emilia, dove il Comune ha deliberato di pagare con i voucher due figure professionali per «potenziare l’attività di emissione di avvisi di accertamento sui tributi locali», praticamente ha assunto di fatto due impiegati dell'ufficio tributi senza un regolare contratto e senza tutti i diritti e doveri delle parti che il contratto comporta.
Si sono verificati casi in cui i Comuni hanno deciso di chiudere il contratto di igiene urbana con la ditta fino ad allora incaricata e provvedere autonomamente al servizio anche con lavoratori pagati a voucher. A Gorizia poi, sono sono stati particolarmente originali: coi voucher pagano sia gli operatori che spalano la neve sia quelli che trasportano le bare ai funerali. A Sestri Levante, in Liguria, si pagano a voucher le attività di controllo della raccolta differenziata. La Regione Umbria già da tempo cerca “family helper” da pagare coi voucher mentre per i canonici lavori di giardinaggio e manutenzione, la lista è lunga e va dalle grandi città ai piccoli comuni .

Siamo certi che situazioni simili non si verificheranno nel nostro Comune, stante anche il costante e pressante controllo sull'attività amministrativa svolto dal gruppo Ricci e dalla consigliera a 5 stelle, tuttavia, ci sia consentito suggerire ai nostri amministratori una particolare attenzione alla trasparenza delle modalità di formazione delle graduatorie e ai settori e alle modalità con le quali si usano i voucher, al fine di non determinare situazioni in cui il lavoratore arrivi a svolgere attività continuative e non temporanee, ma senza diritti.






venerdì 11 novembre 2016

Due appalti sotto soglia, luminarie natalizie e affidamento temporaneo mensa... uno rispetta il Nuovo Codice degli Appalti e l'altro no...COME MAI???


Nella Determina si legge
- l’importo massimo stimato del servizio è pari ad euro 10.000,00 ed essendo inferiore ad € 40.000,00 è possibile procedere ad affidamento diretto da parte del responsabile del procedimento facendo ricorso alla procedura di cui all'art. 36, comma 2, lettera a), del D. L.vo n. 50/2016 (Nuovo Codice degli Appalti);
- la stazione appaltante, ovvero il Comune, procederà alla scelta dell’operatore economico che avrà offerto le condizioni più vantaggiose, previa indagine preliminare di mercato tra Ditte iscritte alla CCIAA nello specifico settore dei lavori di appaltare.

Dunque, in questo appalto sotto soglia, uguale all'affidamento temporaneo del servizio mensa nelle more dell'aggiudicazione definitiva, il Comune ha rispettato il nuovo Codice degli Appalti.
PERCHE' LA NORMA VIGENTE, invece, NON E' STATA RISPETTATA NELL'AFFIDAMENTO TEMPORANEO DELLA MENSA???
QUAL'E' L'APPALTO DIFFORME DALLA NORMA???
CON UNA PROBABILITA' PARI AL 99.9 %, QUELLO RELATIVO ALLA MENSA!
E', DUNQUE, SICURO IL CONSIGLIERE DE IESO CHE SIA STATO VERIFICATO IL RISPETTO DELLA LEGGE???
Confidiamo nel suo senso dell'etica umana e politica e speriamo vivamente che, dopo questo ulteriore scivolone e quello sulla sicurezza scolastica, rimetta la delega alla scuola nelle mani del Sindaco.

Intanto, dal momento che la consigliera del M5S ha recentemente lamentato l'intempestività degli uffici comunali nella consegna dei documenti, avremmo voluto fare cosa a lei gradita nel fornirle materiale di studio anche su questo inaccettabile e grave accadimento relativo ad un appalto comunale fuori norma. 
Tuttavia, ancora non siamo riusciti a trovare uno spazio web ufficiale del M5S sangiorgese dove sia possibile lasciare materiale nonché venire a conoscenza di tutta l'azione istituzionale della consigliera eletta e di quanto fatto finora dal M5S locale, dei documenti su Alto Calore, degli studi sul caso mensa, dei report delle commissioni consiliari, dei video dei Consigli Comunali, delle mozioni ed interrogazioni discusse e, andando a ritroso, anche delle video presentazioni della consigliera e dei candidati, dei loro curriculum, delle rendicontazioni relative alle spese per la campagna elettorale, e di tutto quanto possa essere utile al cittadino per farsi un'idea del lavoro che il M5S di sta facendo.

Evidentemente dobbiamo cambiare motore di ricerca!
Stay tuned!

giovedì 10 novembre 2016

Presentate le OSSERVAZIONI per l'aggiornamento del Piano Anticorruzione e Trasparenza Comunale e chiesta la REVOCA DELLA DELEGA ALLA SCUOLA al Consigliere De Ieso

Ieri mattina abbiamo inviato tramite pec le OSSERVAZIONI predisposte dagli attivisti del Meetup Amici di Beppe Grillo di San Giorgio del Sannio per l'aggiornamento del Piano Anticorruzione e Trasparenza Comunale.

Tali osservazioni vertono sugli affidamenti diretti al di sotto dei 40,000 euro, tema recentemente oggetto di approfondimenti da parte degli attivisti in riferimento all'affidamento temporaneo del servizio mensa alla ditta precedentemente affidataria, nelle more dell'aggiudicazione della nuova gara.
Insieme ad attivisti e concittadini esperti in materia legale e di appalti, abbiamo verificato, infatti, che, come si legge nella Determina nr. 993 del 27 settembre 2016, l'affidamento temporaneo alla cooperativa che aveva erogato il servizio negli anni scorsi non è un proroga bensì un affidamento al disotto dei 40,000 euro ex novo, ai sensi dell'articolo 37, comma 1, del d. lgs 50/2016, ovvero il NUOVO CODICE DEGLI APPALTI.
In virtù di ciò, avrebbe dovuto rispettare dei precisi obblighi normativi che di fatto non sono stati rispettati.
Il primo e più importante è quello dell' “adeguata motivazione”, che nella precedente normativa relativa agli appalti non esisteva.

Ma, cosa vuol dire adeguata motivazione? Come si motiva adeguatamente un affidamento diretto? 

Secondo le LINEE GUIDA ANAC PER L'ATTUAZIONE DEL NUOVO CODICE DEGLI APPALTI la motivazione adeguata non può prescindere da una valutazione comparativa con due o più operatori economici, anzi, nel caso di affidamento all’operatore economico uscente l'ANAC esprime un parere ancora più vincolante, affermando che è richiesto un onere motivazionale più stringente, dal momento che la scelta dell'operatore economico uscente deve essere motivata non solo dal grado di soddisfazione maturato dal precedente rapporto ma anche dalla competitività del prezzo offerto rispetto alla media dei prezzi praticati nel settore di mercato di riferimento. 
Questa motivazione, ovvero questo confronto concorrenziale tra preventivi, nel caso dell'affidamento temporaneo del servizio mensa scolastica non è avvenuto, dal momento che è stato direttamente affidato il servizio alla vecchia ditta, in maniera del tutto discrezionale.
Per evitare di incorrere in ulteriori errori del genere, che possono determinare anche conseguenze giudiziarie per i comuni che li commettono, abbiamo ritenuto sin dal momento dell'affidamento temporaneo, oltre un mese fa, di esprimere le nostre considerazioni sull'argomento alla Segretaria Comunale e al Sindaco ed oggi di presentare le nostre osservazioni affinché vengano inserite nel Piano Anticorruzione.

Nello specifico abbiamo chiesto che si preveda per gli affidamenti diretti sotto soglia una specifica indicazione ad introdurre, come criterio tendenziale, modalità di aggiudicazione che prevedano la consultazione di più operatori economici, secondo uno schema che prevede di invitare un numero di operatori da zero a sei, in base al valore dell’affidamento.

A corollario di queste osservazioni, ci sia consentito esprimere delle considerazioni su quanto dichiarato ieri dal Consigliere delegato alla Scuola, De Ieso, sul suo profilo Facebook, a margine della disgustosa vicenda della refezione scolastica a Benevento.

De Ieso ha manifestato tutto il suo orgoglio per la scelta da parte del Comune di San Giorgio di adottare un capitolato innovativo e orientato al Km 0. Tuttavia, alle domande di una cittadina che gli chiedeva se si potesse essere orgogliosi di un servizio che non è ancora partito e chissà quando partirà (ce lo ha confermato la Segretaria Comunale) e se fosse normale che l'affidamento temporaneo non rispettava il nuovo codice degli appalti, ha risposto piccato, e testualmente, “La Segretaria Comunale ha verificato il rispetto delle norme vigenti. Siamo sereni ed orgogliosi del lavoro fatto, Se ritiene che la legge sia stata violata, vada a denunciarci alla Procura della Repubblica”.

Ebbene, al delegato alla Scuola, rispondiamo che è stato già predisposto un dossier sulle anomalie dell'affidamento temporaneo nonché sui notevoli ritardi nella pubblicazione degli esiti della prima seduta pubblica relativa alla gara del nuovo appalto, dossier che ci riserviamo di presentare agli organi giudiziari.
Pertanto, se il consigliere De Ieso è sereno oggi così come lo era quando ha dichiarato di aver preso visione di tutta la documentazione relativa alla sicurezza delle scuole e che tutte le norme erano rispettate ma non si è accorto, purtroppo, che il Comune era da 13 anni inadempiente rispetto alle verifiche sismiche, obbligatorie dal 2003, forse è il caso che cominci a preoccuparsi!!!

Il nostro consiglio è quello di rimettere quanto meno la delega alla scuola, vista la sua manifesta inadeguatezza e superficialità nell'affrontare problematiche così importanti.
Se non volesse farlo di sua spontanea volontà, gli comunichiamo che provvederemo a richiederlo noi stessi al Sindaco.
San Giorgio non ha bisogno di amministratori sceriffo di salernitana memoria, bensì di amministratori che alle domande dei cittadini rispondono in maniera circostanziata e documentata.
Ci auguriamo che il prossimo consigliere delegato alla Scuola abbia queste caratteristiche ed inclinazioni.







martedì 8 novembre 2016

Il Vice Sindaco Giuseppe Ricci conferma iniziative informative pubbliche sul Piano Comunale di Protezione Civile


L'operazione FIATO SUL COLLO agli Amministratori Comunali è validissima e porta i suoi frutti!

Oggi abbiamo avuto la riprova che l'operazione FIATO SUL COLLO agli Amministratori Comunali è validissima e porta i suoi frutti!

Nell'ambito del nostro monitoraggio sui temi caldi della vita amministrativa sangiorgese, infatti, questa mattina ho avuto, come cittadina attiva del Meetup amici di Beppe Grillo di San Giorgio del Sannio, un incontro con la Segretaria Comunale, Dott. ssa Columbro e con i i Responsabili dell'Ufficio Tecnico Comunale, ing. Fusco e Arch. Fonzo. 
Si è trattato di un incontro del tutto tecnico che ha visto al centro dell'attenzione la documentazione completa sulla sicurezza scolastica in possesso del Comune.
A questa documentazione, relativa all'idoneità statica, alle verifiche antincendio, alle verifiche elettriche, delle caldaie e quant'altro, tuttavia, mancavano i certificati relativi alle verifiche sismiche, che risultano non essere state ancora effettuate.

Ebbene, ho verificato che, in virtù della DELIBERA NR 177 DEL 19/10/2016, è stata disposta la verifica dell'adeguatezza sismica di tutti gli edifici pubblici rilevanti ai fini del Piano di Protezione Civile sia di quelli che possono assumere rilevanza in relazione alle conseguenze di un eventuale collasso, scuole comprese ovviamente, come previsto dalla ormai nota Ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri nr 3274/2003, verifica che è propedeutica all'ottenimento dei finanziamenti previsti dalla Delibera di Giunta Regionale nr 482 del 31/08/2016 per la mitigazione del rischio sismico degli edifici comunali.

Tale reperimento di risorse è importantissimo perché permetterà al Comune di San Giorgio di mettersi finalmente in regola con quanto disposto sin dal 2003 in tema di verifiche ed adeguamento sismico degli edifici pubblici, in particolare di quelli scolastici.
Rispetto a queste verifiche propedeutiche, ovviamente abbiamo manifestato il nostro intento di controllo e monitoraggio, chiedendo anche ai responsabili dell'UTC di informare la popolazione sugli esiti delle ispezioni tecniche.

Un continuo coinvolgimento della popolazione era stato richiesto anche in riferimento alla diffusione non solo sul sito Istituzionale dell'ente del Piano di Protezione Civile Comunale.
Ebbene abbiamo avuto conferma che ci saranno a breve incontri informativi con la cittadinanza, che sono state ordinate e saranno distribuite brochure illustrative del Piano di Protezione Civile ed in più saranno sistemate nei luoghi previsti paline e cartelli indicanti i luoghi di attesa e di ricovero in caso di calamità, così come avevamo a più riprese richiesto.

L'incontro si è concluso con un accenno all'intricata vicenda del bando di gara per l'affidamento del servizio mensa che, sembrerebbe, ma il condizionale è d'obbligo, in dirittura d'arrivo e all'istituzione della Commissione Mensa che anche la Segretaria, come già precedentemente il Sindaco, si è impegnata ad inserire nella nuova carta dei servizi refezione scolastica.

Certo avremmo voluto, come già in precedenza, condividere temi, documenti e dichiarazioni dei responsabili tecnici comunali con la consigliera di minoranza del M5S, in pieno spirito pentastellato, ma ancora una volta non siamo riusciti a trovare in rete uno spazio web ufficiale in cui il M5S locale abbia registrato ed archiviato l'azione istituzionale della consigliera eletta nonché i documenti su Alto Calore, gli studi sul caso mensa, i report delle commissioni consiliari, i video dei Consigli Comunali, le mozioni ed interrogazioni discusse e, andando a ritroso, anche le video presentazioni della consigliera e dei candidati, i loro curriculum, le rendicontazioni relative alle spese per la campagna elettorale, e tutto quanto possa essere utile al cittadino per farsi un'idea del lavoro che il M5S di San Giorgio del Sannio sta facendo.

Probabilmente ci siamo persi nei meandri del web, ma confidiamo nel fatto che sicuramente un sito, un blog, uno spazio all'interno di una piattaforma dedicato al M5S di San Giorgio del Sannio esiste e che lo troveremo a breve.

Intanto la DELIBERA NR 177 DEL 19/10/2016 è disponibile sul sito del Comune  e sul nostro spazio Meetup 

venerdì 4 novembre 2016

La "lista della spesa" della consigliera pentastellata

FINALMENTE!!! 

Dopo lunga e sofferta attesa, sembra che il M5S di San Giorgio del Sannio si sia al fine incamminato verso la realizzazione pratica di quanto prevede il proprio ruolo istituzionale
La neo consigliera pentastellata, infatti, dando ascolto ai nostri appelli, in un post su Facebook datato 2 novembre, ha stilato un'impressionante lista di cose da fare: prossimi banchetti in tutta l'area del medio Calore; incontri con Sindaco, Prefetto e Dirigente Scolastica; accessi agli atti e perfino la deposizione di una corona votiva al cimitero.

Siamo davvero entusiasti di questa decisione!
Finalmente si è manifestata pubblicamente l'esistenza di un supporto istituzionale alle battaglie dei cittadini attivi!

A leggere la lunga lista, quello della “rediviva” consigliera M5S sembra un programma di azione davvero incisivo; tuttavia, scorrendo la lista degli accessi agli atti relativi alla sicurezza dei plessi scolastici, abbiamo riscontrato delle profonde discrepanze con quanto in nostro possesso, il che ci fa pensare che non tutta la documentazione sia stata richiesta e messa a a disposizione.

A questo proposito, allora, ci siamo chiesti: ma a che serve avere un consigliere eletto? 
Innanzitutto ad aprire il comune come “una scatoletta di tonno” e a portare fuori dalle stanze segrete tutte le informazioni. 
Per questo, ci aspettavamo di trovare un archivio di documenti su un sito dedicato, su un blog, sulla piattaforma meetup o in un qualsiasi luogo virtuale che non sia Facebook, dove poter inviare la nostra documentazione e dove poter leggere quella del gruppo M5S.

In realtà, non lo abbiamo trovato.

E' molto probabile, comunque, che si tratti di un nostro errore di ricerca, per cui l'invito è quello di comunicare ai cittadini sangiorgesi su quale spazio web ufficiale è possibile venire a conoscenza di tutta l'azione istituzionale della consigliera eletta e di quanto fatto finora dal M5S locale, dei documenti su Alto Calore, degli studi sul caso mensa, dei report delle commissioni consiliari, dei video dei Consigli Comunali, delle mozioni ed interrogazioni discusse e, andando a ritroso, anche delle video presentazioni della consigliera e dei candidati, dei loro curriculum, delle rendicontazioni relative alle spese per la campagna elettorale, e di tutto quanto possa essere utile al cittadino per farsi un'idea del lavoro che il M5S di San Giorgio del Sannio sta facendo.

Non vorremmo mai che la prima forza politica del Paese, a San Giorgio del Sannio “inciampi” proprio sulla trasparenza che, lo sanno anche le pietre, è uno dei pilastri del M5S e non può essere trascurata o dimenticata da chi è stato eletto per portare nelle istituzioni non solo la voce dei cittadini ma anche i temi cari al Movimento!

Ciò detto, cogliamo l'occasione per ricordare a chi legge che, grazie alla nostra istanza di accesso civico, sono disponibili sul sito del Comune quanto meno i certificati di agibilità di tutte le scuole, che tutta la documentazione in nostro possesso relativa all'agibilità della Scuola Elementare Capoluogo, peraltro fornitaci direttamente dai genitori, è disponibile qui e che sia sulla piattaforma Meetup sia nel nostro blog è disponibile tutta la storia della nostra azione civica ormai più che quinquennale.










venerdì 28 ottobre 2016

Prima seduta pubblica sul bando mensa passata da 16 giorni....tutto tace e l'opposizione latita...

La prima seduta pubblica relativa la bando per l'affidamento del Servizio di refezione scolastica per le scuole di San Giorgio del Sannio sì è, probabilmente, tenuta alle ore 10.00 del giorno 10 ottobre scorso [http://www.comune.sangiorgiodelsannio.bn.it/affidamento-del-servizio-di-mensa-scolastica-per-gli-anni-scolastici-20162018/
Sì, avete letto bene, probabilmente, perché ad oggi 26 ottobre, dopo ben 16 giorni, ai cittadini non è dato di sapere cosa sia accaduto e quale sia attualmente lo stato dell'arte. 
Intanto, mentre il capitolato innovativo che prevede km 0 e stoviglie compostabili è in un cassetto, gli alunni delle scuole sangiorgesi continuano a mangiare le stesse cose che mangiavano l'anno scorso, con le stesse metodologie dell'anno scorso, con la stessa ditta dell'anno scorso. 
A questo proposito, come cittadini attivi, abbiamo chiesto alla Segretaria Comunale, che è la responsabile del procedimento, le opportune informazioni in merito. 
Questo è quello che facciamo come cittadini attivi da sempre, ma la domanda nasce spontanea: cosa hanno di così importante da fare i consiglieri di opposizione, da non avere il tempo per stare dietro ai problemi reali del paese? 
Dei consiglieri dl gruppo Ricci si sono proprio perse le tracce. 
Dal versante M5S, la consigliera che avrebbe dovuto rappresentare il “pungolo” dell’amministrazione comunale “fa cose e vede persone”, come ci informa su Facebook una sua improbabile assistente (?), ma di atti concreti per provare, almeno, a risolvere i problemi di San Giorgio del Sannio ancora nulla. 
In verità ce lo aspettavamo, considerato che la consigliera in questi anni non si è mai occupata del paese in cui ufficialmente risiede!!! Ma, almeno, una volta eletta, speravamo facesse “fuoco e fiamme” dentro e fuori il Consiglio Comunale. 
Invece, il nulla! 
Eppure, lo avevamo detto, lo sosteniamo ancora e, al momento, non siamo ancora stati smentiti: anzi, un'ulteriore conferma ci viene dalla notizia, diffusa dagli organi di informazione locali, secondo la quale “il Movimento 5 Stelle e i suoi rappresentanti sanniti continueranno, raccordandosi con i portavoce regionali e nazionali, a svolgere azione di sostegno alle battaglie ambientali per la difesa del Sannio”, con lo specifico riferimento alla costruzione del parco eolico sul tratto del Regio Tratturo Pescasseroli-Candela che comprende il territorio del Comune di Circello. 
Dopo i bilanci e le marce, dunque, oggi le pale eoliche. 
Forse la consigliera ancora non ha riflettuto sul fatto che di cose che girano ce ne sono pure a San Giorgio, e non sono certo pale!!! 
Noi, però, non disperiamo, e restiamo sempre in attesa, segnalandole che, nel frattempo, a San Giorgio del Sannio la lista dei problemi irrisolti si sta allungando…

Gli attivisti convocati dal Sindaco per parlare dell'affidamen­to mensa

Il 20 ottobre, su invito del Sindaco, insieme ad un gruppo di attivisti e genitori, siamo stati ricevuti in Comune per confrontarci sui temi che abbiamo sottoposto all'attenzione dell'Amministrazione negli ultimi mesi, il servizio di refezione scolastica e la sicurezza degli edifici scolastici. 

Come già confermato attraverso una nota, il Sindaco ha ribadito la volontà dell'Amministrazione di istituire la Commissione Mensa, in accordo con la Dirigente scolastica, e di redigere un apposito “Regolamento attuativo delle diverse disposizioni inerenti al ruolo dei componenti e alle attività da espletare per la verifica del servizio di qualità e la garanzia dei diritti degli utenti”. 
Per quanto riguarda, invece, la questione dell'affidamento diretto sotto soglia alla ditta che erogava il servizio l'anno scorso nelle more dell'espletamento del nuovo bando, il Sindaco ha ribadito la questione della necessità di non far rimanere senza mensa i bambini, prioritaria, secondo lui, anche rispetto a piccoli disguidi formali. 
Abbiamo, dal canto nostro, risposto che prioritario per un'Amministrazione è il rispetto delle leggi e che nel caso dell'affidamento temporaneo alla precedente ditta erogatrice del servizio di refezione il nuovo Codice degli Appalti non è stato rispettato, probabilmente per una inesatta interpretazione dell'adeguata motivazione. 
Per questo motivo abbiamo proposto la redazione di REGOLAMENTO ad hoc che disciplini gli “affidamenti diretti adeguatamente motivati” o, in alternativa, che venga inserita all'interno del Piano di Prevenzione della Corruzione una specifica indicazione ad introdurre, come criterio tendenziale, modalità di aggiudicazione che prevedano la consultazione di più operatori economici. 
La nostra proposta è stata accettata con favore dal Sindaco, il quale si è impegnato a discuterla insieme alla Segretaria comunale affinché trovi realizzazione. 
Abbiamo anche affrontato il tema della sicurezza delle scuole e della loro vulnerabilità sismica. Ancora una volta abbiamo ricevuto rassicurazioni sul fatto che le scuole sono state costruite a regola d'arte e che sono in grado di resistere adeguatamente ad un sisma. 
Abbiamo replicato a questa affermazione, senza nulla togliere all'autorevolezza del nostro interlocutore, rilevando che nel tempo il livello di pericolosità di un eventuale sisma è aumentato da 2 a 1 e che, se le scuole sono state costruite per sopportare un sisma di livello 2 ora non sappiamo, in mancanza di verifiche simiche, che ad oggi non sono state fatte, se saranno in grado di resistere ad un sisma di livello 1. 
Affrontare questo tema, non significa, secondo noi, creare allarmismi bensì essere consapevoli della realtà che ci troviamo ad affrontare noi come genitori ed i nostri figli come alunni, visto che vivono almeno 4 o 5 ore della loro giornata in queste scuole. 
Pertanto, abbiamo ancora una volta sottolineato che da un'amministrazione che si propone di essere innovativa e il più possibile vicina ai cittadini ci saremmo aspettati un approccio più oggettivo, basato sulla comunicazione alla cittadinanza di quella che è la reale documentazione in possesso degli uffici competenti e non su frasi di circostanza del tipo “Abbiamo preso visione presso gli uffici tecnici dei documenti che attestano il rispetto di tutte le norme di sicurezza”[cit. Messaggio per l'inizio dell'anno scolastico del Consigliere delegato alla Scuola De Ieso]
Ad oggi, infatti, non sappiamo quali siano i documenti che attestano la sicurezza delle scuole sangiorgesi visto che sono stati pubblicati solo quelli che ne attestano l'agibilità. 
Ovviamente, se entro i termini previsti dalla legge, come abbiamo già comunicato alla Segretaria Comunale, non saranno pubblicati i certificati di idoneità statica e gli esiti delle verifiche sismiche ci rivolgeremo agli organi competenti in materia. 
Un'ultima sottolineatura, infine, sul furto avvenuto nella Scuola Elementare Capoluogo, del quale i genitori erano già a conoscenza sin dal mattino e sul quale ci ha brevemente relazionato il Sindaco. 
Sono state presi di mira i distributori di bevande e merendine da ladri che sono entrati dall'ingresso principale. Immediatamente il Sindaco si è attivato per predisporre l'installazione di un cancello per garantire la sicurezza dell'ingresso. 
Su questo punto i genitori presenti hanno affermato i propri dubbi sulla scarsa utilità di cancelli e sbarre, di cui la scuola capoluogo è già dotata, evidenziando che esse non costituiscono affatto un deterrente, visto che non è la prima volta che la scuola è bersaglio di malintenzionati, anzi costituiscono un ostacolo in caso di pericolo. 
I genitori, inoltre, hanno evidenziato che la scuola è dotata di telecamere ma che queste non funzionano e probabilmente sarebbe stato più opportuno attivarle invece di installare un'altra cancellata, che fa sembrare quella scuola tutt'altro che non un luogo di studio, di cultura e di comunità. 
L'incontro si è concluso con un ulteriore invito da parte del Sindaco alla partecipazione attiva dei cittadini, cosa che noi non abbiamo mai smesso di fare, come dimostrano le istanze degli ultimi mesi, e con la conferma dell'impegno da parte del Sindaco stesso sia per la Commissione Mensa che per il Regolamento per gli affidamenti diretti sotto soglia.

Questo è solo una parte di quello che facciamo noi cittadini con l'elmetto, interessandoci direttamente e mettendoci la faccia riguardo ai problemi più pressanti per i cittadini. 
A questo punto, però, vogliamo sapere, e ne abbiamo tutto il diritto, cosa fa la consigliera di opposizione del M5S nelle commissioni e in Consiglio Comunale e quali sono le mozioni, interrogazioni e interpellanze da lei portate avanti visto che, come lei stessa ha scritto su FB sin da agosto scorso, è con questi strumenti che si affrontano i problemi di un Comune. 
Ad oggi ci risultano solo annunci e un paio di interrogazioni inutili, peraltro rese note solo a mezzo stampa. 
Intanto, il 24 ottobre prossimo si terrà un Consiglio Comunale d'urgenza con un ordine del giorno che non presenta in discussione alcun tema che sia legato alle problematiche concrete e quotidiane dei cittadini, eccezion fatta per il trasporto scolastico. 
E', dunque,il Consiglio Comunale il luogo dove si affrontano i problemi del paese? 
E se non è così di chi è la colpa? 
E se non ci sono altri luoghi, tempi e modi in cui affrontare i problemi di chi è la colpa? 
Della maggioranza che ha vinto le elezioni e porta avanti la sua idea di amministrazione o dell'opposizione evanescente e muta? 
Ai cittadini l'ardua sentenza.

AGGIORNAMENTO sull' affidamento provvisorio del servizio di refezione scolastica

Come a Benevento, anche a San Giorgio del Sannio, ma per motivi diversi, non viene rispettato il Nuovo Codice degli Appalti nell'affidamento temporaneo della mensa nelle more della nuova gara. 
Insieme ad un gruppo di lavoro formato da avvocati, commercialisti e funzionari della Pubblica Amministrazione, stiamo studiando la questione degli appalti sotto soglia e abbiamo individuato una possibile soluzione alla questione dell'adeguata motivazione dell'affidamento diretto . 
Pertanto, abbiamo chiesto alla Segretaria Comunale, al Sindaco e all'Assessore alla trasparenza di analizzare approfonditamente la questione e di considerare l'opportunità di redigere un REGOLAMENTO ad hoc che disciplini gli “affidamenti diretti adeguatamente motivati”. 
In alternativa, abbiamo chiesto, nonostante sia scaduto il termine per la presentazione delle osservazioni al Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione, che venga esaminata la possibilità di inserire all'interno del Piano stesso una specifica indicazione ad introdurre, come criterio tendenziale, modalità di aggiudicazione che prevedano la consultazione di più operatori economici.

QUESTA E' LA NOSTRA IDEA DI PARTECIPAZIONE: MONITORARE OGNI GIORNO E CON OGNI MEZZO L'ATTIVITA' AMMINISTRATIVA DI MAGGIORANZA ED OPPOSIZIONE; DENUNCIARE LE IRREGOLARITA'; PROPORRE SOLUZIONI.

QUESTE COSE DOVREBBE FARLE L'OPPOSIZIONE MA, AD OGGI, E' IRREPERIBILE SEPPUR PAGATA COI SOLDI DEI SANGIOGESI.

lunedì 17 ottobre 2016

I cittadini si sono accorti del mancato rispetto del Codice degli Appalti per l'affidamento temporaneo del servizio mensa...e l'opposizione??? DORME!!!

In riferimento alle osservazioni presentate nei giorni scorsi alla Segretaria Comunale, al Responsabile del Procedimento e al Sindaco, riguardo alla procedura di affidamento temporaneo del servizio di Refezione Scolastica, abbiamo ricevuto tramite pec una nota [prot. n. 21088 del 14/10/2016) a firma del Sindaco stesso in cui si legge:
“… Questa amministrazione non ha voluto eludere le norme che disciplinano le procedure di gara ma si è preoccupata, essenzialmente, di non creare disagi agli utenti del servizio di mensa scolastica. ….”
Si elencano, poi, tutta una serie di “attenuanti”, le elezioni comunali, i problemi nella prima fase di applicazione del Nuovo Codice degli appalti, i ritardi della Stazione Unica Appaltante della Provincia di Benevento, con l'intento, nemmeno troppo celato, di giustificare la scelta dell'affidamento diretto sotto soglia alla ditta che fino all'anno scorso ha gestito il servizio.
Infine, il Sindaco sottolinea come “gli atti adottati dal Comune hanno avuto come unico scopo quello di assicurare il servizio mensa a ridosso dell'apertura dell'anno scolastico. Si è trattato, quindi, di una decisione dettata soprattutto da motivi di urgenza che a breve cesseranno essendo in dirittura d'arrivo l'espletamento della gara d'appalto”.

Ebbene, nonostante il Sindaco sia stato molto solerte nella risposta, non possiamo assolutamente considerala soddisfacente!
Innanzitutto, ci saremmo aspettati, viste le osservazioni tecniche e normative che abbiamo inviato, la risposta, in primis, della Segretaria Comunale, la quale, lo ricordiamo, è la garante della legalità generale dell'azione amministrativa del Comune, e poi del del Responsabile del procedimento ma, soprattutto, ci saremmo aspettati una risposta meno berlusconiana e più aderente alla norma vigente.
A tal proposito, non è superfluo ricordare che nel vecchio codice degli Appalti, Decreto Legislativo n.163/2006, il responsabile unico del procedimento poteva procedere con l'affidamento diretto per l'acquisizione di lavori, beni e servizi entro il limiti dei 40mila euro, avendo come unici obblighi normativi quello di aver precedentemente approntato un regolamento che specificasse quali servizi si potessero acquisire con la procedura semplificata e di evitare ogni artificioso frazionamento in micro appalti; inoltre, poteva procedere all'acquisizione in economia di beni e servizi in caso di urgenza determinata da eventi oggettivamente imprevedibili, nella quale l'acquisizione era da ritenersi strettamente necessaria.

Con il Nuovo Codice degli Appalti, Decreto Legislativo n. 50 del 18 aprile 2016,
invece, all'art. 36 si precisa, al comma 1, che l'affidamento e l'esecuzione del lavori, servizi e forniture "sotto-soglia" deve seguire i principi di concorrenzialità di cui all'art. 30 del medesimo Codice e i principi di rotazione "in modo da assicurare l'effettiva possibilità di partecipazione delle microimprese, piccole e medie imprese". 
Inoltre, al comma 2 si prescrive per l'affidamento diretto al di sotto dei 40,000 euro una adeguata motivazione. 

Appare chiaro, dunque, che nell'attuale normativa relativa all'affidamento sotto soglia non solo non esiste alcuna deroga in caso di urgenza ma è assolutamente necessario produrre un'adeguata motivazione.
Se tale motivazione non può essere l'urgenza, qual'è la motivazione addotta dalla stazione appaltante di San Giorgio del Sannio???

A questo proposito, è importante evidenziare anche che, secondo le Linee Guida relative al Nuovo Codice degli Appalti redatte dall'ANAC e secondo il parere richiesto dall'ANAC stessa alla Commissione Speciale del Consiglio di Stato, una vera motivazione adeguata non esiste se nella realtà non si realizza una procedura comunque selettiva e di confronto tra più soggetti. 

Sulla base di quanto evidenziato dall'ANAC, quindi, il Comune di San Giorgio del Sannio, potrà fornire una convincente spiegazione del perché la scelta compiuta possa ricadere su un unico operatore economico, non avendo provveduto ad una valutazione comparativa dei preventivi di spesa forniti da almeno due o più operatori economici, e non potendo spiegare che altri offrono condizioni meno vantaggiose rispetto alla cooperativa erogatrice del servizio per l'anno scorso?

In conclusione, ed in attesa, speriamo breve, che la Segretaria Comunale voglia esprimere la propria posizione ufficiale di garante della legalità dell'azione amministrativa del Comune, ci sia consentito fare alcune considerazioni. 
Innanzitutto esprimiamo la nostra delusione e amarezza per un'Amministrazione Comunale che, a nostro parere, sta gestendo in maniera poco attenta se non superficiale sia il servizio mensa sia la questione relativa alla sicurezza scolastica, temi che, per la loro importanza, meriterebbero un approccio più rispettoso delle norme vigenti, dei diritti degli utenti e dei cittadini e soprattutto una più spiccata propensione alla difesa dei beni comuni. 

E poi ci sia consentito dire anche qualcosa sulla totale assenza delle opposizioni dal dibattito su queste tematiche.
Ci chiediamo: come mai l'opposizione tutta, che siede in consiglio Comunale per dare voce a chi non si identifica nella maggioranza di governo e per monitorarne l'azione amministrativa, non si è accorta di un errore così marchiano da saltare all'occhio del più semplice dei cittadini???
E ancora: ma gli atti, le delibere e le determine vengono lette ed analizzate ed, eventualmente contestate, oppure sono pubblicate sul sito del Comune solo per fare letteratura?
Sedere tra i banchi dell'opposizione non significa, per chi ha perso le elezioni, accontentarsi della poltrona ma “fare le pulci” a chi governa evidenziandone le eventuali contraddizioni e provando a correggerne gli errori…. 
A 5 mesi dalle elezioni di tutto questo non abbiamo visto ancora nulla ...
Attendiamo fiduciosi.















sabato 8 ottobre 2016

Mensa a San Giorgio del Sannio: "ma il M5s 'ufficiale' dov'è?"

Uno dei temi caldi dell'attualità sannita è quello del servizio di refezione scolastica.
In particolare nel capoluogo, la situazione è a dir poco sconvolgente: la ditta aggiudicataria per l'anno in corso è la stessa ad esser stata, lo scorso anno, protagonista delle cronache giudiziarie per la questione della pasta e ceci con i vermi e i licenziamenti delle dipendenti che avevano denunciato la cosa; inoltre, numerose sono state le irregolarità, in particolare rispetto all'applicazione del nuovo codice degli appalti che non prevede per questo tipo di servizio l'utilizzo dell'offerta al massimo ribasso; e ancora, la mancata applicazione, peraltro con inaccettabili interpretazioni da parte di numerosi dirigenti scolastici, della sentenza del Tribunale di Torino che ha bocciato il ricorso del MIUR avverso il diritto delle famiglie di fornire ai bambini un pasto portato da casa. 

A San Giorgio del Sannio, la situazione non è sicuramente così grave, tuttavia, non possiamo dire che sia tutto rose e fiori!
E' ormai chiaro a tutti che i bambini per il periodo, peraltro non quantificato, durante il quale sarà operativa la vecchia ditta esecutrice del servizio, mangeranno i pasti preparati dalla stessa ditta dello scorso anno, con gli stessi ingredienti dello scorso anno e con il solito sistema delle vaschette in alluminio, nonostante la nuova amministrazione abbia puntato sin dalla campagna elettorale alla scelta del KM 0 e delle stoviglie compostabili.
Non è chiaro, invece, come mai il responsabile del procedimento non abbia ritenuto opportuno fare una brevissima ricerca di altre ditte che potessero fornire il servizio di refezione con le nuove caratteristiche individuate, così come, del resto, previsto dal nuovo codice degli appalti, e come mai sia stato fatto un affidamento diretto ex novo utilizzando, però, il vecchio capitolato (cosa per la quale abbiamo chiesto un parere all'ANAC).
Tutto ciò sta determinando un grande senso di incertezza da parte di numerose famiglie, che ci hanno espresso le loro perplessità e dubbi su come sia stata gestita la situazione e soprattutto sulla scarsità di informazioni sul diritto dei genitori a portare da casa il pasto .
A questo proposito, sarebbe interessante sapere se e in che termini l'Istituto Comprensivo Levi Montalcini di San Giorgio consentirà alle famiglie che lo vorranno di portare da casa il pasto per i propri figli.
Così come sarebbe altrettanto interessante sapere quali sono i motivi del silenzio assoluto del M5S sangiorgese e della consigliera eletta su questo tema così tanto sbandierato in campagna elettorale ma adesso completamente dimenticato.
Eppure a Benevento il M5S, nonostante sia sospeso tra numerose contraddizioni interne e l'impossibilità di essere concretamente incisivo all'interno del Consiglio Comunale, ha espresso più di una volta quanto meno il desiderio di portare avanti “un nuovo modello di refezione scolastica che metta al centro la salute, la sostenibilità e l'etica

A San Giorgio, invece, il nulla più totale!

Comprendiamo come sia molto complesso affrontare il tema della refezione scolastica per chi ha tra i propri attivisti ed ex candidati persone che hanno un diretto congiunto coinvolto proprio nelle indagini giudiziarie di Benevento, tuttavia questo fatto non giustifica il silenzio e l'inerzia!!
Ciò detto, cosa devono fare i cittadini per indurre una persona che è stata votata ed eletta e che, come lei stessa ha detto al momento dell'insediamento, aveva l'intenzione, di essere un pungolo per l'amministrazione sangiorgese, a svolgere il proprio ruolo di consigliere comunale di opposizione?
Che in questa inerzia c'entri qualcosa il nuovo riassetto del Consiglio Comunale che, a soli pochi mesi dalla proclamazione, ha visto il passaggio di fatto di due consiglieri dell'area Ricci, e quindi dell'opposizione, nel nuovo movimento politico di Mario Pepe e Mastella, lasciando soli soletti l'ex sindaco, con un ruolo politico ormai fortemente depotenziato e la consigliera pentastellata?

A pensar male si fa peccato ma...




venerdì 7 ottobre 2016

Un'interrogazione tutta da ridere (parte seconda)

Qualche giorno fa abbiamo espresso, sia attraverso i social sia attraverso la stampa, la nostra opinione sulla interrogazione presentata dalla consigliera del M5S al Comune di San Giorgio riguardo alla potabilità dell'acqua e ai controlli sulla potabilità stessa.
Ebbene, mentre pare che siano insormontabili le difficoltà di comunicazione dell'opposizione pentastellata con Alto Calore Servizi, noi continuiamo proficuamente i nostri carteggi con i laboratori che si occupano della vigilanza sulle acque potabili.
Su segnalazione di alcuni cittadini,infatti, avevamo richiesto un intervento relativo al fatto che per tutta la notte del 31 ottobre e la giornata del 1 settembre scorso, dopo la sospensione idrica a causa della rottura della condotta adduttrice per una frana nel Comune di Cassano Irpino, in alcune zone di San Giorgio l'acqua del rubinetto era opaca e quasi lattiginosa ed in alcuni casi di colore marroncino.
Ebbene oggi abbiamo ricevuto due comunicazioni a firma del Direttore Tecnico dell'Alto Calore Geom. Spiniello con le quali ci si comunica il risultato delle analisi del 2 settembre scorso, nella
norma per i valori dei parametri di routine chimici e microbiologici (batteri coliformi a 37° ed Escherichia Coli) nonché dei risultati dei prelievi effettuati in Via Pontariello, zona particolarmente interessata al fenomeno dell'opacità.
Per questo ultimo caso in data 8 settembre si registravano ancora episodi di torbidità che, dopo ripetuti scarichi, rientravano nella normalità come da analisi effettuate il 12 settembre.
In calce alle note si rassicuravano gli
utenti del servizio sulla frequenza dei controlli e sul fatto che, in caso di non conformità, sarebbero stati immediatamente avvertiti il Comune, l'ASL e l'Ambito Territoriale Ottimale.
Queste sono per noi attivisti del Meetup Amici di Beppe Grillo ulteriori importanti conferme del fatto che non è necessario né essere consiglieri comunali né agire sotto l'egida di un simbolo per avere le opportune risposte: basta semplicemente conoscere l'argomento di cui si sta parlando e fare le domande giuste agli interlocutori giusti.
A buon intenditor poche parole.

lunedì 3 ottobre 2016

ANCORA UN'INTERROGAZIONE TUTTA DA RIDERE!!! IL M5S DI SAN GIORGIO DEL SANNIO HA TOPPATO ANCORA!!!

In riferimento all'articolo pubblicato da alcuni giornali [ad es qui] e relativo all'interrogazione presentata dalla consigliera di Minoranza del M5S al Comune di San Giorgio del Sannio riguardo alla potabilità dell'acqua,
ci sia consentito replicare in qualità di cittadini attivi da anni attenti alla questione e per questo in costante contatto con il laboratorio analisi di Alto Calore Servizi.

Partiamo dalle questioni tecniche, ovvero chi effettua i controlli sulla potabilità: premesso che se l'acqua non fosse potabile non potrebbe essere affatto distribuita [Carta dei Servizi Alto Calore cap2.8], non è difficile scoprire chi effettua i controlli, anche senza interrogare il Sindaco, basta leggere il D. Lgs. 02-02-2001 n. 31 “Attuazione della direttiva 98/83/CE relativa alla qualità delle acque destinate al consumo umano”.
La legge vigente, infatti, oltre a stabilire i valori di parametro per le diverse sostanze che possono essere solubili in acqua, definisce anche dove devono essere effettuati i controlli e da chi.

Ad esempio, nei punti di prelievo delle acque superficiali e sotterranee o a livello degli impianti di adduzione, di accumulo e di potabilizzazione. Ovviamente anche la rete di distribuzione deve essere controllata e tutte queste verifiche sono di competenza dei gestori dei servizi idrici. I punti di prelievo dei controlli interni possono essere, inoltre, concordati con l’Azienda sanitaria locale. Quest’ultima ha il compito di eseguire quelle che sono note come “verifiche esterne”, ovvero l’Asl deve garantire la qualità dei corpi idrici per le acque superficiali destinate alla produzione di acqua potabile, oltre che i punti di distribuzione. In conclusione, l’acqua che giunge alle nostre case prima di arrivare al rubinetto viene adeguatamente controllata almeno da due enti: il gestore e l’Asl.
E proprio con il Gestore, Alto Calore Servizi, i cittadini attivi del Meetup Amici di Beppe Grillo già dal 2013 hanno iniziato un carteggio relativo alla qualità dell'acqua, in concomitanza con la chiusura dei pozzi di Chiusa e S.Eustachio a Montoro e Solofra per la presenza di teracloroetilene, carteggio di cui è presente traccia sia nel sito istituzionale del Comune alla voce Informazioni ambientali sia nel nostro blog. [vedi nota n.13315 del 14 ottobre 2014 pubblicata qui]
Ci sia consentito, inoltre, evidenziare che, proprio grazie alle sollecitazioni costanti degli attivisti, la scheda di qualità dell'acqua relativa al Comune di San Giorgio del Sannio è stata aggiornata ai dati medi del 2015 mentre per gli altri Comuni si è fermi al 2013.

Ma veniamo ora alla questione della presunta intempestività del Comune nella comunicazione della non potabilità dell'acqua durante i lavori di ripristino di un guasto avvenuto nel mese scorso.
Che questa osservazione venga proprio dalla consigliera del M5S, francamente, ci fa sorridere visto che, durante la scorsa campagna elettorale, fu proprio una candidata della lista del M5S, responsabile di un laboratorio di analisi microbiologiche peraltro, a pubblicare un documento, con tanto di carta intestata del M5S, nel quale segnalava la presenza di batteri di provenienza fecale nell'acqua distribuita da Alto Calore e creava allarmi ingiustificati nella popolazione sulla base di analisi il cui risultato era, francamente, del tutto opinabile. [ne parliamo qui e qui]
Da quale pulpito viene la predica!

Alla consigliera, dunque, ci permettiamo di dare un consiglio: si interessi di più ai problemi reali della popolazione, che a San Giorgio non sono pochi, e , soprattutto, cambi spin doctor che è meglio.











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