giovedì 19 febbraio 2015

#diamociunamano: una misura straordinaria per attività di volontariato in progetti di utilità sociale

Cari concittadini sangiorgesi, ricordate la proposta fatta dagli attivisti del MeetUp Amici di Beppe Grillo di San Giorgio del Sannio riguardo all’albo del Volontariato Sociale e all’utilizzo, da parte del Comune, dei voucher INPS a favore di persone che si trovano in condizioni di svantaggio socio-economico per prestazioni occasionali i tipo accessorio a favore dell'ente pubblico?

Ebbene, premesso che il Comune finora non ha per nulla preso in considerazione l’istanza protocollata a settembre 2014, e premesso che, come spesso accade, gli attivisti sono apostrofati con frasi del tipo “ma lasciate perdere e pensate un poco alle cose serie”, vogliamo evidenziare che la nostra proposta non è affatto frutto di follia o di megalomania bensì di un percorso innovativo per il Welfare degli enti locali.
Trattasi del cosiddetto WELFARE GENERATIVO che ha come obiettivo il
superamento dell’attuale modello di welfare basato quasi esclusivamente su uno Stato che raccoglie e distribuisce risorse tramite il sistema fiscale e i trasferimenti monetari a favore, invece, di un welfare che sia in grado di rigenerare le risorse già disponibili, responsabilizzando le persone che ricevono aiuto, al fine di aumentare il rendimento degli interventi delle politiche sociali a beneficio dell’intera collettività.
Della necessità di arrivare a questo superamento hanno preso atto anche il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, l’Associazione Nazionale Comuni Italiani (ANCI) e il Forum Nazionale del Terzo Settore che poche settimane fa hanno sottoscritto un protocollo d’intesa al fine di coinvolgere le persone beneficiarie di un sostegno al reddito in attività di volontariato a fini di utilità sociale, nell'ambito di progetti realizzati congiuntamente da organizzazioni del terzo settore e da comuni o enti locali. 
Nell’ambito di questi progetti il Fondo biennale appositamente istituito dal Ministero del Lavoro con il decreto-legge 90 del 2014, art.12, provvede agli oneri della copertura assicurativa attivata dall'Inail su richiesta delle associazioni di volontariato.
Questa iniziativa, in un ottica di sussidiarietà circolare, rafforza il rapporto tra Comuni e Associazioni del terzo settore, permette alle amministrazioni comunali di potenziare l’offerta di servizi ai cittadini e consente a chi beneficia di un sostegno al reddito di restituire alla collettività il proprio impegno, il proprio tempo, la propria professionalità.
Nella sezione specifica del sito web del Ministero del Lavoro, www.lavoro.gov.it/diamociunamano, attivata poco più di una settimana fa, sono stati inseriti i primi sette progetti di utilità' sociale che propongono attività che vanno dalla manutenzione del verde all'accompagnamento di anziani, minori e disabili, dalla piccola manutenzione edilizia all'educazione ed istruzione.

Ma vediamo nello specifico quali sono i passi da fare per attivare questi progetti: innanzitutto i Comuni andranno a definire, insieme alle organizzazioni del terzo settore locali, progetti di volontariato a beneficio delle proprie comunità, coinvolgendo i soggetti beneficiari di misure di sostegno al reddito. Successivamente, ogni Comune è chiamato a verificare i dati identificativi del progetto individuato dall’organizzazione di terzo settore per il coinvolgimento volontario dei soggetti, rilasciando apposita attestazione alla stessa organizzazione titolare del progetto.
Una volta acquisita la disponibilità del soggetto e verificato il possesso dei requisiti, l'organizzazione di terzo settore potrà richiedere all'Inail l'attivazione della copertura assicurativa i cui oneri saranno sostenuti da un apposito Fondo, di durata biennale, istituito presso il Ministero del lavoro e delle politiche sociali. Tenuto conto che attualmente sono assegnati al Fondo 4.900.000 euro per ciascuno dei due anni, si stima di poter assicurare annualmente circa 4.900.000 giornate, equivalenti a circa 19.000 soggetti per un intero anno. (Fonte Ufficio Stampa Ministero del Lavoro e Politiche Sociali - http://www.lavoro.gov.it/AreaComunicazione/comunicati/Pages/10_02_2015-Diamociunamano.aspx).
In buona sostanza, quindi, in questi progetti, l’assicurazione per il prestatore d’opera la paga lo Stato, e, alla fine del progetto, il cittadino volontario potrà contare su una certificazione delle competenze acquisite da sfruttare anche per la ricerca di una nuova opportunità lavorativa.
In questo modo, al centro del Welfare viene messa la persona, l’individuo, che non deve essere lasciato solo al suo destino in questo momento di crisi economica bensì deve essere sostenuto attraverso un’occasione di inserimento/re-inserimento lavorativo, seppure volontaria, ma comunque rispettosa della dignità e delle potenzialità della persona.

E’ proprio questo l’obiettivo che da sempre si pongono gli attivisti del MeetUp amici di Beppe Grillo di San Giorgio del Sannio, un obiettivo di solidarietà nei confronti dei disoccupati, cassintegrati e soggetti appartenenti a classi economicamente deboli, un obiettivo che hanno provato a raggiungere attraverso una serie di proposte di buon senso fatte al Comune.
Alcune, come la proposta di inserire quale titolo di precedenza per la nomina degli scrutatori, la valutazione dello stato di disoccupato/inoccupato, o comunque appartenente a fasce sociali deboli, sono state bocciate per due anni di seguito e addirittura sono state definite “discriminatorie” nei confronti del resto dei cittadini iscritti all’albo degli scrutatori, nonostante in tantissimi Comuni in Italia tale iniziativa sia realizzata da anni con successo senza nessuna difficoltà né di tipo legale né amministrativo.
Altre, come l’istituzione dell’albo dei volontari socialmente utili o l’utilizzo dei voucher INPS a favore di persone che si trovano in condizioni di svantaggio socio-economico per prestazioni occasionali i tipo accessorio a favore dell'ente pubblico, non sono stare ritenute degne nemmeno di una risposta.

Cogliamo l’occasione di questa nota per ricordare al Sindaco e all’Amministrazione Comunale che le idee e proposte di buon senso, sono appunto frutto del buon senso e non hanno colore politico, per cui auspichiamo che almeno quest’ultima, che peraltro nasce da esponenti dello stesso Partito del Sindaco e che noi consideriamo valida, possa essere presa in considerazione.

venerdì 13 febbraio 2015

I Comuni e le scuole del territorio aderiscano al bando per la cessione a titolo gratuito di attrezzature informatiche da parte dell'Agenzia delle Entrate!

Non c’è più alcun dubbio che la scuola debba avvicinarsi al mondo del computer sin dalle elementari. I bambini, ormai, vivono in un ambiente informatizzato e certamente vivranno in un modo sempre più ampiamente tecnologico e la scuola non può ignorare questa realtà. 
Spesso, però, i fondi per l’acquisto degli strumenti informatici sono pochi e addirittura le scuole sono sempre più frequentemente vittime di furti di apparecchiature informatiche.

Come fare, allora, per provare ad ovviare a queste difficoltà senza ledere il diritto degli studenti all’apprendimento dell’informatica e senza ulteriori spese per le scuole?
Basta aguzzare l’ingegno e guardarsi bene intorno, dal momento che numerosi Enti cedono a titolo gratuito alle scuole che ne facciano richiesta i computer che non usano più.

E’ il caso dell’Agenzia delle Entrate, la quale cederà nel corso dell’anno 2015 apparecchiature informatiche di diverse tipologie (PC, PC portatili, Server), non più utilizzabili per le attività dell’Agenzia stessa ma ancora idonee per altri Enti. 
In virtù di ciò, l’Agenzia effettuerà la cessione di computer e periferiche a titolo gratuito agli enti (istituti scolastici statali e paritari, pubbliche amministrazioni, enti e organismi no profit anche privati) che ne faranno richiesta attivando la specifica procedura entro e non oltre le ore 12.00 del 27 febbraio 2015 (tutta la documentazione è disponibile sul sito dell’Agenzia delle Entrate www.agenziaentrate.gov.it/ alla sezione Amministrazione trasparente/Bandi di gara e contratti/Procedure telematiche)

Gli attivisti del MeetUp Amici di Beppe Grillo di San Giorgio del Sannio, da sempre attenti alle iniziative a favore della comunità sangiorgese, in particolare della fasce sociali meno abbienti, dei bambini e della scuola (ricordiamo ad es. la recente richiesta di accesso ai fondi per l’edilizia scolastica derivanti dall’8 x 1000, inoltrata per ben 3 volte al Comune e alla quale non è stata data risposta)hanno, pertanto, inviato al Sindaco e all’Assessore alla Pubblica Istruzione di San Giorgio del Sannio un’ISTANZA al fine di segnalare con sollecitudine tale iniziativa ai dirigenti scolastici del territorio, affinché le scuole possano cogliere quest’opportunità offerta dall’Agenzia delle Entrate inviando entro e non oltre il termine stabilito per le ore 12 del 27 febbraio 2015 la necessaria domanda. 
La stessa istanza è stata inviata ai Sindaci di Benevento, San Martino Sannita e San Nazzaro e sono stati presi i primi contatti con alcuni dirigenti scolastici dell’area del Medio Calore.

Gli attivisti, mamme e padri di famiglia, genitori e nonni di ragazzi in età scolare, auspicano che il Sindaco di San Giorgio e gli altri sindaci e dirigenti scolastici contattati diano priorità a questa iniziativa che, senza alcun esborso economico né per l’ente locale né per le scuole, può senza dubbio essere un valido aiuto alle scuole per migliorare la propria offerta formativa.



martedì 3 febbraio 2015

Il MeetUp propone azioni semplici e concrete per il contrasto alla diffusione del gioco d'azzardo patologico

Secondo questa ricerca, il Sannio è al 36° posto in Italia per numero di sale giochi presenti sul territorio, con 88 attività censite ed autorizzate tra capoluogo e provincia ed un aumento del 2,3% rispetto agli anni precedenti. 
San Giorgio del Sannio è terza nella speciale classifica relativa al numero di esercizi dove è possibile tentare la fortuna presenti sul territorio con 4 attività e precede Telese e Montesarchio che ne contano rispettivamente 5 e 6. Inoltre, in almeno al metà dei Comuni della provincia di Benevento si conta almeno una sala scommesse o un punto gioco.
Ma il dato più allarmante non è tanto il numero delle sale per il gioco d’azzardo legale bensì la somma spesa per il gioco d’azzardo legale dai cittadini sanniti, in media poco più di 1.100 euro all’anno, somma che, considerato il reddito annuale dei cittadini sanniti, che, secondo gli studi della fondazione Rodolfo De Benedetti, a giugno era di circa 12.000 euro all’anno, mette il Sannio in una zona d’allarme.
Praticamente ogni cittadini sannita in un anno si gioca uno stipendio circa in scommesse!!!
E questo, si badi, è il dato relativo solo ed esclusivamente alle scommesse e non alle slot machine, la cui incidenza economica sulle famiglie è molto difficile da calcolare, anche se i dati di cui sopra ci fanno pensare a somme ben più alte, considerata la quasi onnipresenza delle slot in ogni tipologia di esercizio commerciale.

Ma ora torniamo a San Giorgio del Sannio, Comune con 4 sale o punti gioco e slot machines disseminate in numerosissimi esercizi commerciali in tutto il paese.

Il 4 settembre 2013 abbiamo inviato tramite PEC al Comune di San Giorgio del Sannio una istanza volta a richiedere azioni relative all'abuso dei giochi con vincite in denaro e una connessa proposta di adesione al Manifesto dei Sindaci per la legalità contro il gioco d’azzardo.

Qualche tempo dopo, il Sindaco ed il Presidente del Consiglio Comunale ci hanno inviato una nota in cui ci viene comunicato che l'argomento sarà discusso in un apposito Consiglio Comunale convocato al fine di stilare un documento e predisporre un'azione di contrasto al fenomeno nonché di chiedere una legge regionale e statale per ridurne e contenerne l'offerta e l'accesso, in uno con un'azione di prevenzione dai rischi del gioco d'azzardo.

Era il 4 settembre 2013 e ad oggi è trascorso più di un anno e mezzo.

Nel frattempo, però, sono state fatte molte cose: nel territorio del Medio Calore sannita due Comuni, San Martino Sannita e San Nazzaro, anch’essi sollecitati dagli attivisti del Meetup Amici di Beppe Grillo di San Giorgio, hanno dato la possibilità agli attivisti di illustrare all’interno del Consiglio Comunale la proposta di adesione al Manifesto dei Sindaci per la legalità contro il gioco d’azzardo e l’hanno votata all’unanimità, accettando anche di raccogliere presso i propri uffici le firme per una legge iniziativa popolare a tutela della salute degli individui tramite il riordino delle norme vigenti in materia di giochi con vincite in denaro e giochi d’azzardo.
Successivamente nel maggio 2014 tale legge è stata assegnata alle Commissioni riunite Finanze e Affari Sociali della Camera ed è attualmente in fase di prima lettura.
Inoltre, è stata presentata anche dal M5S una la proposta di legge sulla prevenzione e la cura del gioco d'azzardo patologico che ad oggi è ancora ferma in Commissione Affari Sociali in virtù di uno stratagemma tecnico, dal momento che il Sottosegretario del MEF con delega ai giochi Baretta (PD) ha preso tempo fino a Marzo 2015 nella Delega Fiscale in cui dare le disposizioni per la prevenzione, la cura e la riabilitazione del Gioco d’Azzardo Patologico, come se la delega fiscale potesse emanare disposizioni di cura.
Stando così le cose, i portavoce M5S in Commissione presentato l’intera proposta come emendamento alla Legge di Stabilità: sarebbe bastato votarlo e le proposte per aiutare il milione di cittadini malati di “azzardopatia” e le loro famiglie sarebbe stata legge. Il PD, invece, ha, votato contro, a dimostrazione che gli interessi legati alle lobby del gioco d’azzardo per questa maggioranza sono più importanti di quelli dei cittadini.
Ricordiamo, a questo proposito, che scade proprio oggi il termine per la sanatoria di 7.000 CTD (centri trasmissioni dati) e 1.500 Totem non autorizzati e che, come nei precedenti Governi (Prodi, Berlusconi, ad es.), si autorizzano nuovi luoghi dove giocare che aumenteranno, di conseguenza, l’”azzardopatia”.
In tutto questo percorso volto a fare qualcosa di concreto contro il gioco d’azzardo e le patologie ad esso legate e che ha visto direttamente coinvolti, UNICI nel Sannio, i Comuni di San Martino Sannita e San Nazzaro, il Comune di San Giorgio, non ha mantenuto i buoni propositi fatti nella nota di un anno e mezzo fa e nulla ha fatto come Ente locale per provare ad arginare il problema della diffusione del gioco d’azzardo sul territorio, nemmeno ora che il doppio ruolo di Sindaco e Presidente della Provincia, mette Claudio Ricci in una posizione privilegiata per la discussione sul tema e per la proposta di soluzioni adeguate.

Per questo motivo abbiamo inviato al Sindaco, all’Assessore alle Politiche sociali, ai Capigruppo, al Presidente del Consiglio Comunale, così come già fatto un anno e mezzo fa, una istanza al fine di di realizzare azioni concrete di contrasto al gioco d’azzardo, che, seppur legale, sta distruggendo le persone, le famiglie, le comunità.

Il gioco d’azzardo sottrae ore al lavoro, alla vita affettiva, al tempo libero, e produce sofferenza psicologica, di relazione, educativa, materiale, di aspettativa di futuro.

Altera i presupposti morali e sociali degli Italiani sostituendo con l’azzardo i valori fondati sul lavoro, sulla fatica e sui talenti.

Sono a rischio la serenità, i legami e la sicurezza di tante famiglie e delle nostre comunità.

Abbiamo, inoltre, proposto, in totale spirito collaborativo con l’Ente Locale, una serie di azioni immediate e concrete, già realizzate attraverso semplici delibere comunali in numerosi Comuni d’Italia: l’individuazione di un contributo per i locali che rinunciano alle slot machine, alle video lottery e apparecchiature assimilate come accaduto a Ospitaletto (BS); l’introduzione di limiti di orario per l’attività di sale gioco e scommesse, nonché per il funzionamento delle “macchinette" installate nei locali pubblici come stabilito dal Comune di Milano. dove le sale non potranno più restare aperte 24 ore su 24, ma solo dalle 9 alle 12 e dalle 18 alle 23, in modo tale da “ridurre la possibilità di accedervi, con particolare attenzione agli orari di uscita dalle scuole e al tempo libero delle fasce più fragili della cittadinanza, in primo luogo giovani e anziani”; la riduzione del 10 per cento della tassa sui rifiuti per gli esercizi commerciali, tabaccherie, bar, trattorie, paninoteche e ristoranti, che eliminano o cmq, non installano le “macchinette mangiasoldi” come deliberato a Sori (GE) e Cerignola (FG); l’approvazione di un «Protocollo d'intesa per la prevenzione ed il contrasto del gioco illegale, la sicurezza del gioco e la tutela delle fasce deboli» nel quale si formalizza l’impegno a creare un tavolo di lavoro con Asl, prefettura, scuole, associazioni di categoria e forze dell'ordine con l'obiettivo di prevenire il disagio sociale e le conseguenze della ludopatia con particolare attenzione alle fasce deboli, come deliberato dal Comune di Spinea (VE); il divieto di acquisire nuove licenze per video lottery così come stabilito nel Comune di Concorezzo (Monza Brianza).

Questi esempi, realizzati da Amministrazioni locali di vari partiti, sono la testimonianza concreta che gli Enti locali possono, nel loro piccolo, compiere azioni di buon senso a tutela della propria comunità ed, in particolare, delle fasce deboli, che, vittime dell’illusione della vincita facile, sono le più colpite dai fenomeni di ludopatia.
E’ questo che, da sempre, chiede il Meetup Amici di Beppe Grillo di San Giorgio, azioni di buon senso a favore della comunità, ma, mentre altre amministrazioni sono ben liete di accettare il nostro contributo e le nostre proposte, il Sindaco di San Giorgio mette nel dimenticatoio i suoi stessi buoni propositi.

Oggi i dati numerici sono talmente preoccupanti che il fenomeno del gioco d’azzardo nel Sannio e a San Giorgio non può più essere minimizzato.
Speriamo caldamente che l’Amministrazione Comunale voglia, in tempi brevi, farsi viva sull’argomento.






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