venerdì 24 gennaio 2014

Differenziata flop: il calendario dà informazioni sbagliate, e i cittadini si lamentano!

Da qualche giorno a San Giorgio si stanno distribuendo i nuovi calendari della Raccolta Differenziata.

Anche noi attivisti siamo andati a ritirarli e ci siamo soffermati a chiacchierare con i tanti cittadini fermi in fila o che avevano già ritirato calendario e sacchetti.
A dire la verità, da queste chiacchierate sono emerse numerose considerazioni e quesiti interessanti per il Comune, cosa che ci fa sostenere sempre più e con forza il valore della partecipazione dei cittadini alla gestione ed amministrazione di un Comune.
Tanti nostri concittadini, ad esempio, anziani e casalinghe soprattutto, si lamentano del fatto che il calendario, sia il nuovo, ma anche il vecchio, non spiega nel dettaglio dove devono essere conferiti numerosi rifiuti ed anzi, in alcuni casi, induce addirittura in errore. 

Partiamo dalle cose più semplici, la polvere dei pavimenti, i fazzoletti da naso sporchi, le buste dei biscotti e delle patatine, le confezioni dei surgelati, gli scontrini ad esempio, e poi, le lampadine e i neon, gli specchi ed i bicchieri di cristallo del servizio buono, dove si buttano? 
Sul calendario consegnato queste informazioni non vengono date, a totale danno di una corretta differenziazione dei rifiuti e del conseguente mancato raggiungimento delle percentuali di R. D. stabilite per legge.

Per la cronaca, dal Momento che il MeetUp Amici di Beppe Grillo di San Giorgio del Sannio da anni si occupa di rifiuti, inquinamento, raccolta differenziata e buone pratiche per il corretto conferimento dei rifiuti, abbiamo provveduto in loco a spiegare che la polvere per pavimenti si butta nell’indifferenziato, così come le buste dei biscotti (che sono fatte di poliaccoppiato carta/ alluminio non ancora differenziabile), gli scontrini (che sono fatti di una speciale carta termica i cui componenti reagiscono al calore, creando problemi di riciclo)e i fazzoletti da naso sporchi (perché Sono quasi sempre “anti-spappolo” e, quindi, difficili da riciclare). Le lampadine ed i neon, invece, non si devono assolutamente buttare nell’indifferenziato, dal momento che si tratta di Rifiuti RAEE, categoria R5 (sorgenti luminose) e devono essere smaltiti appositamente previo appuntamento con il con la ditta che si occupa della raccolta dei rifiuti. Mentre i bicchieri e i cocci di cristallo non vanno assolutamente nel vetro, dal momento che il cristallo contiene piombo, metallo che può contaminare e quindi impedire tutto il processo di riciclo del vetro.

Ma le cose più interessanti che abbiamo notato, e che i nostri concittadini ci hanno fatto notare, sembrano essere le stranezze e discordanze rispetto al conferimento di alcuni tipi di rifiuti. 
Prendiamo, ad esempio, i pannolini e pannoloni che a partire da febbraio, secondo il nuovo calendario, dovrebbero essere conferiti, previa registrazione al servizio, il lunedì e venerdì. Ebbene, nello stesso calendario, pannolini e pannoloni vengono inseriti anche nella raccolta dell’indifferenziato che si conferisce il mercoledì. 

Ci siamo chiesti, allora: a cosa serve registrarsi al servizio raccolta pannolini e pannoloni se poi lo stesso rifiuto si può tranquillamente conferire nell’indifferenziato senza alcuna registrazione???
Per capirci qualcosa di più, abbiamo chiamato il numero verde della ditta di smaltimento e, a dire il vero, nonostante la gentilezza e cortesia dell’impiegata all’altro capo del telefono, le informazioni ricevute non ci hanno aiutato molto. Praticamente, ci è stato detto che la raccolta supplementare dei pannolini sarebbe stata prevista solo ed esclusivamente per evitare alle persone che hanno in casa questo tipo di rifiuto problemi di ristagni del cattivo odore, dal momento che per l’indifferenziato il nuovo calendario prevede un solo giorno di raccolta. Ebbene, col calendario precedente l’indifferenziato si conferiva 3 volte alla settimana, e con l’indifferenziato anche i pannolini e i pannoloni, ora lo stesso rifiuto si conferisce due volte + una alla settimana, cioè con la stessa tempistica del vecchio calendario. E allora, dove starebbe la differenza, e quale, soprattutto, l’innovazione, visto che i pannolini, a meno di una rivoluzionaria diversa scelta del Comune per il loro riciclo totale, vanno alla discarica e poi al termovalorizzatore? 
Quale risultato positivo ai fini di aumentare le percentuali di raccolta differenziata?

Noi del Meetup Amici di Beppe Grillo di San Giorgio del Sannio sosteniamo da sempre, e lo facciamo attraverso tutte le nostre iniziative, che il
miglior viatico per una buona differenziata e per l’aumento delle percentuali di differenziazione sia una corretta informazione dei cittadini sulle varie tipologie di rifiuto, su quanto tempo impiegano a smaltirsi se gettati via impropriamente e su come e dove debbano essere correttamente conferiti nonché l’educazione alla riduzione a monte dei rifiuti. 
Fin quando le mense scolastiche continueranno ad usare stoviglie monouso, fin quando gli uffici comunali continueranno ad usare le obsolete raccomandate, lettere e comunicazioni su carta, invece che l’obbligatoria PEC, determinando un consumo indiscriminato di carta appunto nonché uno notevole spreco di denaro pubblico, finché gli amministratori stessi non daranno l’esempio in prima persona adeguando gli uffici in chiave sostenibile, finché si farà un consumo indiscriminato di imballaggi e bottiglie in plastica, finché sui calendari della raccolta differenziata si continuerà a leggere che ad esempio, le bombolette spray si buttano nella plastica senza spiegare che nella plastica vanno solo quelle della panna ad es, della lacca o del deodorante (senza il nebulizzatore in plastica) ma non quelle degli insetticidi o della vernice spray o dei solventi che sono rifiuti speciali, gli amministratori non potranno arrogarsi il diritto di dare la colpa del mancato raggiungimento delle percentuali ad “uno zoccolo duro di cittadini” che non vogliono adeguarsi alla raccolta differenziata!!!
Quanto meno il Comune è da considerare compartecipe se non primo attore della vicenda, visto quanto emerge dai deludenti risultati in primis e dalle osservazioni e considerazioni che abbiamo sinora fatto!!!
Se a tutto ciò aggiungiamo le assurdità di cui si è resa protagonista l’Amministrazione Comunale sinora, tipo un progetto per l’acquisto, con fondi provinciali, di compostiere per le zone rurali, compostiere praticamente inutili in campagna dove il compostaggio si fa praticamente da sempre con la tecnica del fosso o del cumulo oppure il completo disinteresse, anzi meglio, la totale mancata pubblicizzazione ed attuazione della delibera regionale sul compostaggio domestico (D.G.R. n. 384 del 31/07/2012: Metodo per il calcolo della percentuale di raccolta differenziata dei rifiuti urbani. Revoca DGR 143 del 12 Aprile 2011. Modifica della DGR 638 del 3 Aprile 2009)attraverso la quale i cittadini possono ottenere sgravi in virtù di un minore conferimento di rifiuti solidi urbani, ne consegue che il Comune non possa e non debba deresponsabilizzarsi ma piuttosto essere protagonista di un percorso concreto, innovativo, rivoluzionario sul tema dei rifiuti e della loro riduzione a monte.


Non è solo con le belle frasi che sono state scritte sul nuovo calendario della Raccolta Differenziata che si diventa Comune Riciclone, non è solo copiando dal M5S parole come responsabilità e partecipazione che si ottengono i risultati: le parole devono riempirsi di contenuti e soprattutto di azioni e non rimanere semplice propaganda!


Questo noi lo facciamo, portando la sostenibilità ambientale, il compostaggio, l’acqua pubblica, la Strategia Rifiuti Zero nei nostri banchetti, negli incontri coi cittadini, nelle scuole e non ci arrendiamo.

Gli altri? Non pervenuti!






mercoledì 15 gennaio 2014

Ma il Piano Comunale di Emergenza esiste o no?

Anno nuovo, strategie vecchie! 
Ebbene sì, la disinformazione, o meglio la mezza informazione, quella che dice e non dice, o più appropriatamente, quella che dice solo quello che è conveniente dire, sembra essere ancora una delle strategie amministrative preferite del Comune di San Giorgio del Sannio!

Ci riferiamo, nello specifico, alle notizie relative al Piano di Emergenza Comunale date sia attraverso il Sito Istituzionale del Comune sia a mezzo stampa.
Il 31 dicembre viene pubblicata sul sito del Comune, alla sezione News, la seguente notizia : Pubblicato il piano di emergenza in caso di terremoto - Per disposizione del Sindaco Claudio Ricci all’indirizzo http://comune.sangiorgiodelsannio.bn.it/wp-content/uploads/2013/12/Binder1.pdf   è stato pubblicato il piano di emergenza in caso di terremoto comprensivo di piantina nella quale sono definiti i punti di accoglienza e di ricovero della popolazione. Si consiglia di consultarlo attentamente e – se si ritiene opportuno - di averne una copia sul proprio PC. Il piano sarà in versione permanente su questo sito alla sezione Amministrazione Trasparente/Interventi straordinari di emergenza.
Dopo due giorni, su un noto quotidiano locale, la notizia viene ripresa con un titolo roboante: “Rischio sismico, ecco il piano di emergenza”.

Ebbene, premesso che la legge n. 100 del 12 luglio 2012 prevede che entro 90 giorni (cioè entro il 12 ottobre 2012) dall’entrata in vigore del provvedimento i Comuni avrebbero dovuto redigere il piano di emergenza comunale e che, ad una ricognizione fatta dallo stesso dipartimento di Protezione Civile, a dicembre 2013 risultavano essere solo 214 i Comuni che avevano realizzato il piano di emergenza sui 551 totali, e considerato anche che gli attivisti a 5 stelle avevano già fatto a novembre 2013 una formale richiesta di accesso civico al Piano di Emergenza Comunale, la notizia della pubblicazione ci ha fatto, inizialmente, molto piacere.

Già da subito, però, abbiamo verificato che il Piano di Emergenza in realtà non era stato pubblicato, ma on line c’era soltanto una sorta di vademecum con le regole generali da tenere bene a mente in caso di terremoto ed una piantina in evidenza i punti di ritrovo in caso di sisma.
Inoltre, abbiamo verificato che la frase “Clicca qui per il piano comunale”, presente in più punti di questo vademecum, non risultava cliccabile per cui non era permesso accedere al Piano stesso.
Di ciò abbiamo immediatamente avvertito il Consigliere Delegato alla Prot. Civile Giovanni Colucciello, il quale il 2 gennaio ci rispondeva che avrebbe provveduto a segnalare il disservizio per eliminarlo al più presto.

Ebbene, ad oggi 13 gennaio 2014, rileviamo che il disservizio sembra essere stato eliminato nella maniera più semplice possibile, eliminando cioè la frase “Clicca qui per il piano comunale”!
In questo modo non esiste più alcun riferimento ad un link che possa aprire le pagine contenenti il Piano e all’indirizzo citato nella sezione News si apre soltanto il già noto vademecum e la piantina dei punti di ritrovo.

Ma allora, ci chiediamo, questo famigerato Piano di Emergenza esiste o non esiste?
E ancora, se non esiste, visto che è obbligatorio per legge, come mai il Comune non lo ha predisposto?
E se, invece, esiste, che senso hanno gli annunci propagandistici (ricordiamo a, questo proposito che già nell’ottobre 2012, guarda caso anche in quella occasione subito dopo un evento sismico, il Consigliere Delegato alla Protezione Civile Colucciello aveva già illustrato alla stampa le disposizioni  individuate dal Comune in caso di terremoto (articolo 8 Pagine Benevento del 7/10/2012-http://benevento.ottopagine.net/2012/10/07/ecco-il-piano-comunale-per-le-emergenze/), se ad essi non segue la pubblicazione e l’informazione precisa e puntuale alla cittadinanza?
Infine, ci chiediamo come mai questo famigerato Piano non venga pubblicato nemmeno dopo una formale richiesta di accesso civico da parte degli attivisti del MeetUp Amici di Beppe Grillo di San Giorgio, i cui termini di pubblicazione, peraltro,sono pure scaduti?

Noi attivisti, intanto, come già in altri casi di mancata pubblicazione sul sito istituzionale dei dati sottoposti alla normativa sulla trasparenza negli Enti Pubblici, abbiamo già provveduto a sollecitare la Commissione indipendente per la Valutazione, la Trasparenza e l'Integrità delle amministrazioni pubbliche, che, peraltro, già più volte e sempre su istanza degli attivisti locali è intervenuta a “bacchettare” il Comune di San Giorgio, affinché venga rispettato il diritto dei cittadini alla trasparenza e all’informazione sugli atti di governo del territorio.
Inoltre, invitiamo con questa nota tutti i cittadini sangiorgesi a non aspettare la prossima scossa di terremoto per chiedersi quali sono i provvedimenti presi dal Comune in caso di calamità bensì ad attivarsi ed informarsi presso l’Ufficio Tecnico del Comune o presso il Consigliere Colucciello, Delegato alla Protezione Civile o presso il Sindaco stesso chiedendo che il Piano di Emergenza venga pubblicato al più presto.

Il MeetUp Amici di Beppe Grillo di San Giorgio, attraverso approfondimenti tematici  sull’amianto, sull’inquinamento, sulle trivellazioni, sul rischio naturale, sismico ed antropico ed altro, sta lavorando da tempo nel territorio del Medio Calore per sollecitare la creazione di una vera e propria cultura della sicurezza: siamo convinti, infatti, che prendere coscienza dei rischi cui ognuno di noi è soggetto sia un fondamentale punto di partenza per una discussione costruttiva, anche e soprattutto con le Istituzioni locali, sui temi degli eventi calamitosi e della mitigazione dei rischi cui una comunità è sottoposta.

Non lasciamo che una nuova, ma speriamo lontanissima, calamità ci colga impreparati, non ci conviene!




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