giovedì 5 settembre 2013

Disegno di legge 813 che dovrebbe modificare l'articolo 138 della Costituzione

Di seguito il testo del disegno di legge 813 che dovrebbe modificare l'articolo 138 della Costituzione che regola l'iter per cambiare un qualsiasi articolo della costituzione italiana.


DISEGNO DI LEGGE 813

Art. 1
(Istituzione del Comitato parlamentare per le riforme costituzionali ed elettorali)
1. È istituito un Comitato parlamentare per le riforme costituzionali ed elettorali, composto di 

venti senatori e venti deputati, nominati dai Presidenti delle Camere, d’intesa tra loro, tra i 
membri, rispettivamente, delle Commissioni permanenti competenti per gli affari 
costituzionali del Senato della Repubblica e della Camera dei deputati. Fanno parte di diritto 
del Comitato i Presidenti delle predette Commissioni parlamentari, cui è affidata 
congiuntamente la Presidenza del Comitato. 
2. La nomina di cui al comma 1 è effettuata su designazione dei Gruppi parlamentari delle due 
Camere, previa intesa tra i Presidenti di Gruppo, in base alla complessiva consistenza 
numerica dei Gruppi e al numero dei voti conseguiti dalle liste e dalle coalizioni di liste ad 
essi riconducibili, assicurando in ogni caso la presenza di almeno un rappresentante per 
ciascun Gruppo e di un rappresentante delle minoranze linguistiche. Se nei quindici giorni 
successivi alla data di entrata in vigore della presente legge costituzionale uno o più Gruppi 
non abbiano provveduto alla predetta designazione, i Presidenti delle Camere, previa intesa, 
provvedono alla nomina dei componenti del Comitato sulla base dei criteri di cui al presente 
comma.
3. La prima riunione del Comitato ha luogo non oltre i trenta giorni successivi alla data di 
entrata in vigore della presente legge costituzionale. 
4. Nella prima seduta il Comitato elegge un Ufficio di presidenza composto di due
vicepresidenti, dei quali un senatore e un deputato, con voto segreto e limitato ad uno, e 
quattro segretari, dei quali due senatori e due deputati, con voto segreto e limitato a due. 
Risultano eletti rispettivamente il senatore e il deputato e i due senatori e i due deputati che 
ottengono il maggior numero di voti. In caso di parità di voti, risulta eletto il più anziano per 
età. 
5. Nelle sedute delle rispettive Assemblee, i componenti del Comitato assenti, in quanto 
impegnati nei lavori del Comitato medesimo, non sono computati ai fini del numero legale. 

Art. 2
(Competenze e lavori del Comitato)
1. Il Comitato esamina i progetti di legge di revisione costituzionale degli articoli di cui ai
Titoli I, II, III e V della Parte seconda della Costituzione, afferenti alle materie della forma 
di Stato, della forma di Governo e del bicameralismo, nonché i coerenti progetti di legge 
ordinaria di riforma dei sistemi elettorali. 
2. I Presidenti del Senato della Repubblica e della Camera dei deputati assegnano o 
riassegnano al Comitato i disegni e le proposte di legge costituzionale ed ordinaria relativi 
alle materie di cui al comma 1, presentati alle Camere a decorrere dall’inizio della XVII 

legislatura e fino alla data di conclusione dei suoi lavori.
3. Il Comitato esamina i progetti di legge ad esso assegnati in sede referente, secondo le norme 
della presente legge costituzionale e del regolamento della Camera dei deputati, in quanto 
applicabili. Il Comitato può adottare, a maggioranza assoluta dei componenti, ulteriori 
norme per il proprio funzionamento e per lo svolgimento dei lavori. Non sono in ogni caso 
ammesse questioni pregiudiziali, sospensive e di non passaggio agli articoli.
4. Il Comitato nomina uno o più senatori o deputati con funzioni di relatore. Possono essere 
presentate relazioni di minoranza. Il Comitato assegna un termine per la presentazione delle 
relazioni ed un termine entro il quale pervenire alla votazione finale. 
5. Il Comitato, concluso l’esame preliminare dei progetti di legge ad esso assegnati ai sensi 
dell’articolo 2, comma 2, trasmette ai Presidenti delle Camere i testi dei progetti di legge, 
ovvero i testi unificati, adottati come base per il seguito dell’esame.
6. Entro i termini fissati d’intesa tra i Presidenti delle Camere, ciascun senatore o deputato e il 
Governo possono presentare alle Presidenze delle Camere emendamenti su ciascuno dei testi 
adottati ai sensi del comma 5, sui quali il Comitato si pronuncia. 
7. Al fine di rispettare i termini di cui all’articolo 4, la Presidenza del Comitato ripartisce, se 
necessario, il tempo disponibile secondo le norme del regolamento della Camera dei 
deputati relative all'organizzazione dei lavori e delle sedute dell'Assemblea. 

Art. 3
(Lavori delle Assemblee)
1. I Presidenti delle Camere adottano le opportune intese per l'iscrizione del progetto o dei 
progetti di legge costituzionale od ordinaria all'ordine del giorno delle Assemblee e 
stabiliscono la data entro la quali ciascuna Camera procede alla loro votazione finale, nel 
rispetto dei termini di cui all’articolo 4. 
2. Il Comitato è rappresentato nella discussione dinanzi alle Assemblee di ciascuna Camera da 
un sottocomitato formato dai Presidenti, dai relatori e da senatori e deputati in 
rappresentanza di tutti i Gruppi. 
3. Nel corso dell'esame davanti alle Assemblee si osservano le norme dei rispettivi 
regolamenti. Il voto è palese. Fino a cinque giorni prima della data fissata per l'inizio della 
discussione generale, i componenti dell'Assemblea possono ripresentare gli emendamenti
respinti dal Comitato in sede referente e presentare gli emendamenti al testo del Comitato, in 
diretta correlazione con le parti modificate. Il Comitato e il Governo possono presentare 
emendamenti o subemendamenti fino a quarantotto ore prima dell'inizio della seduta in cui è 
prevista la votazione degli articoli o degli emendamenti ai quali si riferiscono. Agli 
emendamenti del Comitato e del Governo, che sono immediatamente stampati e distribuiti, 
possono essere presentati subemendamenti da parte di un Presidente di Gruppo o di almeno 
venti deputati o dieci senatori fino al giorno precedente l'inizio della seduta in cui è prevista 
la votazione di tali emendamenti.

Art. 4
(Organizzazione dei lavori)
1. I lavori parlamentari relativi ai progetti di legge costituzionale di cui all’articolo 2, comma 
1, sono organizzati in modo tale da assicurarne la conclusione entro diciotto mesi dalla data 
di entrata in vigore della presente legge costituzionale. 3
2. Ai fini di cui al comma 1, il Comitato, entro quattro mesi dalla data della sua prima seduta,
trasmette ai Presidenti delle Camere i progetti di legge costituzionale approvati in sede 
referente, corredati di relazioni illustrative e di eventuali relazioni di minoranza. Ciascun 
progetto di legge è omogeneo e autonomo dal punto di vista del contenuto e coerente dal 
punto di vista sistematico. Qualora entro il predetto termine per uno o più progetti di legge 
costituzionale non si pervenga all'approvazione, il Comitato trasmette comunque un progetto 
di legge fra quelli assegnati ai sensi dell’articolo 2, comma 2, nel testo eventualmente 
emendato dal Comitato stesso.
3. In prima deliberazione, l’Assemblea della Camera che procede per prima all’iscrizione del 
progetto di legge costituzionale all’ordine del giorno ne conclude l’esame nei tre mesi 
successivi alla data della trasmissione di cui al comma 2. Il progetto di legge approvato è 
trasmesso all’altra Camera che ne conclude l’esame entro i successivi tre mesi. I termini per 
la conclusione delle ulteriori fasi dell’esame delle Assemblee sono fissati d’intesa dai 
Presidenti delle Camere.
4. Il progetto o i progetti di legge costituzionale sono adottati da ciascuna Camera con due 
successive deliberazioni ad intervallo non minore di un mese e sono approvati a 
maggioranza assoluta dei componenti di ciascuna Camera nella seconda votazione. 
5. Il Comitato trasmette altresì ai Presidenti delle Camere uno o più progetti di legge ordinaria 
di cui all’articolo 2, comma 1, approvati in sede referente, corredati di relazione illustrativa 
e di eventuali relazioni di minoranza. I Presidenti delle Camere stabiliscono, d’intesa tra 
loro, i termini di conclusione dell’esame dei progetti di legge di cui al presente comma, in 
coerenza con i termini di esame dei progetti di legge costituzionale stabiliti ai sensi del 
presente articolo.

Art. 5
(Referendum)
1. La legge o le leggi costituzionali approvate ai sensi della presente legge costituzionale, sono 
sottoposte, quando ne facciano domanda, entro tre mesi dalla loro pubblicazione, un quinto 
dei membri di una Camera o cinquecentomila elettori o cinque Consigli regionali, a 
referendum popolare anche qualora siano state approvate nella seconda votazione da 
ciascuna delle Camere a maggioranza dei due terzi dei suoi componenti e sono promulgate 
se al referendum siano state approvate dalla maggioranza dei voti validi.

Art. 6
(Ambito di applicazione del procedimento)
1. Il procedimento di cui alla presente legge costituzionale si applica esclusivamente ai disegni 
ed alle proposte di legge assegnati al Comitato nei termini di cui all’articolo 2, comma 2.
2. Per la modificazione della legge o delle leggi costituzionali od ordinarie, approvate secondo 
quanto stabilito dalla presente legge costituzionale, si osservano le norme di procedura 
rispettivamente previste dalla Costituzione. 

Art. 7
(Cessazione delle funzioni del Comitato)
1. Il Comitato cessa dalle sue funzioni con la pubblicazione della legge o delle leggi 
costituzionali od ordinarie approvate ai sensi della presente legge costituzionale, ovvero in 
caso di scioglimento di una o di entrambe le Camere. 

Art. 8
(Spese di funzionamento)
1. Le spese per il funzionamento del Comitato sono poste a carico, in parti eguali, del bilancio 
interno del Senato della Repubblica e della Camera dei deputati. 

Art. 9
(Entrata in vigore)
1. La presente legge costituzionale entra in vigore il giorno successivo a quello della sua 
pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale successiva alla promulgazione.

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