venerdì 23 dicembre 2011

Il senso del nostro SOGNO

da Marco Savarese  (MoVimento Cinque Stelle Napoli)

A questo paese per risollevarsi servono poche cose chiare e semplici:

1) dei cittadini che facciano i politici per poco tempo, senza leader e senza privilegi di casta e lo sono quelli del MoVimento 5 stelle
2) la consapevolezza diffusa che l'inquinamento, la scarsezza di risorse fossili e gli sprechi energetici devono indicare la via per una nuova rivoluzione industriale che punti alle tecnologie per la decrescita degli sprechi (case passive, cogeneratori, mobilità sostenibile)
3) un approvvigionamento alimentare che punti sempre più al biologico e al Km zero
4) la riduzione drastica di spese militari, la tassazione degli immobili della chiesa, una forte fiscalità sui capitali che hanno beneficiato dello scudo (altro che 2%).
5) E una forte volontà di cambiamento che si basi sulla conoscenza, sulla partecipazione e sul massimo sfruttamento delle reti (internet ma anche sociale).
Abbiamo provato per decenni la cosiddetta democrazia rappresentativa e in questi anni ci stiamo rendendo conto che, così com'è, non può essere il modo migliore per governare un paese e forse neppure il mondo intero. Si avverte forte la voglia di cambiamento, la necessità di dare più forza alle istanze dei cittadini, di smettere di ridurre la democrazia al singolo momento del voto e di aprire le porte delle stanze del potere ai cittadini piuttosto che ai partiti organizzati, di rendere le decisioni collettive piuttosto che prese al chiuso di grigi uffici .
Ora abbiamo uno strumento che anni fà non c'era ed è Internet e dobbiamo tutti imparare ad usarlo al meglio per raggiungere le informazioni e confrontarle, smettendo di essere spettatori passivi, e lo dobbiamo usare anche per trovare le migliori soluzioni ai problemi, per arrivare ad avere un' "intelligenza collettiva" che ci aiuti nelle grosse sfide che ci aspettano nel prossimo futuro.
Sfide che riguardano la sfera sociale, economica ed ambientale.
Della sfera sociale e politica abbiamo detto, ora l'economia.
Non possiamo più inseguire il falso mito della crescita che porta lavoro e benessere, la parola crescita all'infinito è un'assurdità in natura ma ci viene propinata come soluzione di tutti i mali. L'uso dei combustibili fossili ci ha fatto credere che tutto fosse possibile, che la produzione di merci potesse portare la felicità ovunque, ma l'industrializzazione estrema ha l'altra faccia delle medaglia ed è la riduzione dei posti di lavoro nei paesi occidentali e lo sfruttamento massimo dei lavoratori dell'est asiatico ed europeo a causa dei costi bassi e delle quasi nulle garanzie per i lavoratori.
Ora siamo arrivati al picco dell'estrazione del petrolio, è sempre più difficile e costoso estrarlo e l'inquinamento che produce il suo uso non può più essere ignorato. Dobbiamo cambiare paradigma culturale, il risparmio energetico e la produzione "diffusa" quindi non centralizzata devono diventare delle linee guida. Si devono ridurre enormemente gli sprechi e passare con coraggio alle energie rinnovabili togliendo, con l'auto-produzione locale, anche il monopolio ai grossi produttori di petrolio e di gas e quindi riducendone la dipendenza e risparmiando enormi flussi di denaro da investire nella riqualificazione energetica degli edifici sia pubblici che privati. Le grandi opere di cui ha biogno il paese non sono certo il TAV o le colate di cemento e di asfalto ma sono diffuse su tutto il territorio e riguardano la messa in sicurezza degli edifici scolastici, dei terreni a rischio frana e alluvioni, opere che porterebbero lavoro utile, risparmio di vite umane e miglioramento delle condizioni di vita di un intero paese.
Infine la questione "ambientale" che è come dire la questione "vitale" : se non diventa patrimonio collettivo l'idea che l'ambiente è il primo tassello per una vita degna di essere vissuta, dove si possa vivere e non sopravvivere, ogni discorso sarà superfluo.
Abbiamo finora usato il mondo come una pattumiera, di rifiuti solidi urbani e soprattutto di scarti industriali tossici e poi ci chiediamo perchè le percentuali di ammalati di patologie respiratorie e tumorali aumentano. Stanno emergendo a livello nazionale come pure mondiale enormi drammi di inquinamento ambientale, le grosse perdite di petrolio nei mari, le montagne di plastiche che galleggiano negli oceani, amianto e metalli pesanti sepolti nelle campagne, questo è il mondo che ci siamo costruiti in questi ultimi 30 anni e oggi la Terra ci sta presentando il conto. Continuare a non vederlo porterà la nostra civiltà all'estinzione e avere una classe politica "anziana", "corrotta", "amorale" velocizzerà questo processo.
Abbiamo la possibilità di invertire la rotta, ma il primo passo da fare è la conquista della consapevolezza che il cambiamento deve partire dal basso, dal personale e che dobbiamo ripensare un mondo, dobbiamo ripensare una politica, dobbiamo ripensare una società.
Per me ci sono 2 esperimenti molto importanti al momento nel panorama nazionale, esperimenti migliorabili senz'altro ma che hanno dentro di sè un virus positivo, che accorpano dentro di sè molte delle possibili soluzioni ,dal punto di vista economico-ambientale e da quello politico : Decrescita felice e MoVimento 5 stelle.
Partiamo da qua.


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